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Storie: Instagram fra turismo, contenuti di valore e nuove professioni. Ce lo racconta la fondatrice dell’Associazione IgersItalia

ilaria_barbotti_igersitalia

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La conoscete tutti, l’avete collocata nella prima schermata, al massimo nella seconda del vostro smartphone e ormai rappresenta il metodo più immediato e pratico per immortalare un momento e archiviare un ricordo. Instagram è un’app, una community, un universo in piena crescita che in Italia vanta un folto grupo di user, uniti dalla passione per la fotografia e la condivisione.

Per parlare di Instagram, delle celebrità nate sul popolare social network e dell’impatto di questa applicazione sul mondo offline, ho scelto Ilaria Barbotti, fondatrice dell’Associazione IgersItalia con cui ho provato a rissumere in tre punti nascita ed evoluzione di questo modo che, oltre a dare spazio alla creatività di milioni di fotografi e appassionati in giro per il mondo, è diventato l’ufficio digitale di alcuni.

Instagram, un’applicazione, una grande community che unisce uomini e donne (ma non solo in effetti se si pensa a cani e gatti con profili tutti personali). Tu sei il presidente dell’Associazione Igersitalia, come è nata e perché un utente di Instagram dovrebbe farne parte?

Instagram ha grande successo e oggi è il social network che cresce a due cifre, costantemente (mentre Facebook ha segno negativo, per esempio). Igersitalia è nata nel 2011 da una mia idea; in Italia all’epoca non esistevano community di alcun genere in Instagram né community legate al movimento degli IGERS internazionale e dopo aver contattato Philippe Gonzalez (creatore di igers) ho aperto i canali igersitalia. All’inizio era un passatempo e unghiolo. Ma molto presto è cambiato tutto: dopo pochi mesi sono nate altre community locali come Modena, la, Milano, Bologna…
Oggi siamo una realtà strutturata, influente, ampia che copre (quasi) tutto il territorio italiano con oltre 50 community locali (tra regionali e cittadine) e con oltre 100 local manager (ovvero gli utenti che gestiscono il gruppo locale).
Una grande passione accomuna tutti noi: amore per l’Italia e voglia di farla conoscere nel mondo, passione per i social media e in particolare Instagram, interesse per la fotografia.

Fare parte dell’Associazione significa supportarci, farci crescere e credere in quello che facciamo (fare community e promuovere il territorio italiano), ma anche intrecciare relazioni reali con gli altri utenti Instagram durante i tanti eventi che organizziamo, in Italia e non solo, creando così una vera community, che non si ferma online ma vive di relazioni e conoscenze vere. Queste relazioni, che rappresentano un vero e proprio fenomeno sociale che nessun altro social media è riuscito a costruire, si si tramutano ovviamente anche in nuovi followers e nuove interazioni nel vostro profilo.

Su Instagram non mancano gli influencer, personaggi che grazie a migliaia/milioni di follower sparsi per il mondo, diventano veicoli di informazione e in alcuni casi lavorano anche attraverso il proprio profilo. Chi sono i tuoi preferiti e perché?
Oggi moltissimi igers, seguiti e più o meno bravi nel proporsi, stanno lavorando con brand su Instagram. Sono però convinta che la qualità e la personalità premino sempre: infatti ben presto avremo a mio avviso pochi e bravi che lavoreranno bene creando dei contenuti visivi di valore.
Fra i miei preferiti in Italia c’è sicuramente @andykate, tra le poche che da vera instagramer vanta nel campo fashion/Letteratura una dote innata che chiunque può apprezzare; un’atra mia preferita è @moscerina, Erica che racconta Roma e l’arte con le sue foto e il suo humor di un’americana che vive nella città eterna da anni. Volendo bilanciare con un uomo, uno dei miei assoluti preferiti è @neumarc che racconta una Venezia ancora più magica di quello che è, con le sue foto bellissime.

Fotografia prima di tutto, ma anche cibo, arte e viaggi, tanti viaggi. In che modo Instagram e le sue sub-community stanno cambiando il mondo del travel? Molte regioni stanno muovendo i primi passi verso una promozione del turismo che passa dai social, a che punto siamo e quanta strada ancora c’è da fare?
Fortunatamente posso dire che sono diverse le regioni che si stanno avvicinando in maniera importante alle community instagramers nel territorio. Alcune lo fanno davvero bene altre meno. La Puglia ad esempio ormai da diversi mesi collabora e si appoggia alla community @igerspuglia per una serie di attività nazionali ed internazionali che promuovono la destinazione Puglia attraverso instagramers seguiti e la community.
L’Emilia Romagna e il TER da sempre collabora con la community @igersemiliaromagna con attività di vario tipo, che spaziano dai challenge fotografici tematici agli instameet in giro per la regione.
Nelle Marche abbiamo fatto una bella attività a inizio 2012, portando in mostra alla BIT di Milano 200 foto delle bellezze marchigiane scattate dalle persone che la vivono ogni giorno. Anche FVG negli ultimi mesi ha appoggiato fortemente due attività della community @igersfvg sviluppando insieme due interessanti progetti con lo scopo di promuovere Trieste e la regione tutta. C’è ancora molto da fare sicuramente, tante altre regioni devono ancora percepire le potenzialità delle community che ogni giorno lavorano sul territorio creando interazione, interesse, movimento e attività social. Ma credo che il lavoro che abbiamo fatto in 3 anni di @igersitalia oggi è riconosciuto e tanti bei progetti stanno già nascendo (penso ad esempio all’Abruzzo e a Napoli). Sono molto fiduciosa!

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