Alcuni brand firmano nuove collezioni, altri firmano nuove polemiche. E’ il caso di Abercrombie and Fitch, il celebre brand americano famoso in tutto il mondo per i suoi hot boy che invitano a visitare gli store in pantaloncini e muscoli bene in vista, è ancora una una volta centro di una polemica.
Qualche anno fa la colpa fu dei bikini per bambine con reggiseno imbottito, che non piacque alle associazioni dei genitori per il messaggio negativo che lanciava, poi venne il tempo dell’abolizione della taglia XL, che riaccese le polemiche riguardo la forma fisica perfetta. Oggi Abercrombie and Fitch fa polemica per l’introduzione della taglia XXXS che corrisponde ad una taglia 32.
Non è piaciuta soprattutto al popolo francese questa novità ed è grazie alla rivolta partita dal web che l’azienda ha dichiarato che i nuovi capi taglia XXXS (l’equivalente di una misura per bambini ma proposta come taglia adulta) verranno ritirati dal mercato.
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Senza dubbio essere minute sarà un problema, ma almeno le linee bambini, che spesso hanno gli stessi vestiti di quelle per adulti, vi consentono di vestirvi. Poi, come ha detto Sonia, esistono negozi normali dove si trovano tranquillamente vestiti piccoli, mentre i negozi con “taglie forti” hanno spesso uno stile da nonne. Inoltre, in una società dove lo standard di bellezza per eccellenza è la magrezza assoluta, credo sia decisamente più frustrante per una ragazza sovrappeso entrare in un negozio dove neanche la 44 esiste (io non posso indossare nulla da Abercrombie, forse qualche maglia) e vedere che è stata messa la XXXS. Se proprio ci tengono tanto ad avere la taglia 32, che mettano anche la XXXL! :D
A&F non perde occasione per essere vergognoso. La loro politica è imbarazzante.
Ricordo quando uscì questo video, uno dei tanti di “protesta” comparsi su youtube negli anni :)
http://www.youtube.com/watch?v=O95DBxnXiSo
Un anno fa ero una XXXL, ora sono una L e ricordo perfettamente la polemica delle taglie e avevo giurato che MAI avrei comprato da loro, che fosse un regalo o per me!
Resto della mia idea..
Questa è discriminazione! Vergognoso!
Permettimi di dirti che questa gente forse deve solo fare un giro in negozi diversi.
Per fare un esempio: io non vesto la taglia S di Zara perché, su di me, è abbondante e quindi i pantaloni mi cadono davvero male o sono parecchio larghi in vita, idem con certe XS. Non ne faccio un dramma e vado da Bershka, dove la mia taglia la trovo eccome, addirittura molto spesso non prendo la più piccola. La XXXS corrisponde ad una 32 e quella per una donna, anche con un’ossatura minuta, è davvero troppo piccola, può andare bene su delle 14enni ma non sulla maggior parte delle 25enni. Bisognerebbe quindi limitarla al reparto fino ai 14 anni.
C’è gente sana che non riesce ad indossare la XXS, e che è costretta a comprare nel reparto bambini.
E credo che questo possa rivelarsi frustrante.
Ma il calendario questo mese non lo fai???