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Uomini, dove siete? Giorgio Armani critica la moda maschile per l’estate 2012

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Indiscusso Re dell’alta moda e indispensabile guida di stile del fashion, Giorgio Armani è la versione maschile di Anna Wintour e viceversa: temuto, stimato e decisamente unico, l’uomo che ha fatto dell’eleganza il suo trademark, che ha visitato il nero nelle sue più sconosciute declinazioni rendendolo il colore per eccellenza, dopo le sfilate Uomo che hanno presentato le collezioni dell‘estate 2012, si è pronunciato senza mezzi termini, lasciando da parte carinerie e falsi complimenti, confermando un pensiero che mi sento assolutamente di condividere:

“A volte passo per il centro, guardo le vetrine e mi domando chi è l’uomo che puo’ indossare certi abiti. Sì, forse qualche fotografo o qualche pr eccentrico. Anche il mio uomo è eccentrico, non è un avvocato, ma sta tutto nella possibilità e nella credibilità“. Lo stilista ha così attaccato, criticato e disprezzato, seppure nel suo impeccabile stile, i designer che hanno portato in passerella uomini abbigliati in maniera più che eccentrica assurda, proponendo abiti perlopiù importabili, nuances che nessun uomo prenderebbe mai seriamente in considerazione e non ha risparmiato nomi e critiche esplicite alla collega italiana Miuccia Prada, accusata dallo stilista d’aver pensato più agli accessori che all’abbigliamento.

E’ una moda che punta sulla stravaganza ostentata, sulla stranezza a tutti i costi, che mira a far parlare di sè più che ad essere indossata da uomini che amano la moda ma non travestirsi, che amano scegliere capi e accessori ricercati ma non per questo “oltre i limiti”. Quale uomo avrà realmente apprezzato i ballerini sui tacchi a spillo a conclusione della sfilata di Dsquared2. E’ una moda che lascia poco spazio agli eterosessuali e arriva ad infastidire che gli spiriti più eccentrici che si ritrovano invasi da una moda che tende a ridicolizzare l’uomo più che a volerlo vestire adeguatamente. Non mancano per fortuna le eccezioni

19 Commenti. Nuovo commento

  • X Andi / … ok, ma proprio un minimo!! qui di provocazione se ne è fatta , e se ne fa, a vagonate…!

  • Per Antonio.
    Secondo me un minimo di provocazione serve altrimenti non si va avanti. Ma tutto entro un certo limite!

  • x Andi/ p.s. lo stesso dicorso vale per la moda donna: nn se ne può più di provocazioni gratuite solo per avere un commento sui magazine! rimpiango l’ era dei Saint Laurent o Capucci, quando la moda donna era veramente bella, ovviamente anche Armani rientra nella lista degli stilisti da salvare. Prada pensa solo all’ andamento del titolo azionario e a sponsorizzare barche a vela che non interessano a nessuno….

  • concordo pienamente al 101% il pensiero di Re Giorgio!! se solo le avesse dette da più tempo e non solo ora, ci saremmo risparmiati per molti anni orripilanti costumi carnevaleschi spacciati per “abiti” da uomo da incensati stilisti. Armani è uomo di poche parole e per niente avvezzo alla polemica, se ha sbottato, si è arrivati veramnete al LIMITE: basta! meno male che a descrivere il triste panorama della moda maschile ci ha pensato lui, altrimenti sarebbero state solo parole al vento inascoltate…….

  • non per forza gli uomini si devono vestire da prada, quindi queste critiche sono alquanto superflue a mio avviso.

  • Hai colto appieneo il senso di quello che volevo dire! E hai fatto un esempio più che lampante. Ma cosa ci vuoi fare? La moda è anche questo -purtroppo.

    Andi

  • Persino Freddy Mercury, alla solglia dei 40 anni e degli anni ’90, si rifiutò di esibirsi davanti al suo pubblico con una calzamaglia addosso.

  • Sonia Grispo
    4 Luglio 2011 15:10

    Andi mi trovi d’accordo non per niente, non me ne voglia Anna Dello Russo e il suo gregge di fan, ma lascerei le parate da circo ad altri ambiti e punterei più sul vero senso della moda. A lanciarci dentro l’armadio e uscirne multi color siamo tutti bravi, ammettere un centrotavola in testa dopo averlo ricoperto di glitter anche, ma per essere davvero delle icone bisogna essere imitati ed ispirare la gente. Hai visto qualcuno in giro con le ciliegie in testa? Rifugiarsi nella monotonia è tropo facile, bisogna saper sperimentare, ma gli eccessi vanno condannati nella moda maschile tanto quanto in quella femminile, hai proprio ragione.

  • Si, in effetti mi sono espresso molto male! E’ vero l’uomo predilige la sartorialità, in molti casi banale e un po’ noiosa. Credo che servirebbe un po’ di leggerezza e frivolezza in più nel costume maschile che è spesso devastato da una tristezza dilagante -personalmente ho molto apprezzato il lavoro di Riccardo Tisci per la prossima estate. Tacchi a spillo e gonne plissettate mi sembrano davvero eccessivi, e li lascerei ai performers che ballano con Lady Gaga. Tornando al discorso di Armani -che personalmente condivido solo in parte- trovo che per la moda donna non vengano riservate le stesse critiche. Dopo uno show anche troppo eccessivo il massimo della critica che gli si riserva è catalogare quegli abiti come: SERATA PARTICOLARE. E’ una cosa che veramente mi infastidisce.
    Forse il mio sproloquio di parole non era molto inerente al post, ma mi piace confrontarmi con persone come te che hanno veramente qualcosa di interessante da dire!

    andi

  • Condivido pienamente il pensiero che Giorgio Armani ha rivolto!

  • Sonia Grispo
    4 Luglio 2011 14:15

    Rò secondo me stiamo vivendo in un’era in cui, almeno nell’ambito della moda, la vera discriminazione sessuale la vivono gli uomini etero. Sempre più spesso chi lavora nella moda, chi viene assunto nei negozi d’accessori o abbigliamento, ha una marcia in più in base alle scelte sessuali. Come se un uomo per amare la moda o avere gusto debba in qualche modo avere il lato femminile più pronunciato. Peggio ancora si cede che l’uomo gay sia l’uomo che ama il rosa e i lustrini, che si atteggia a donna o invia i tacchi a spillo. Questo pensiero è atroce.

  • Sonia Grispo
    4 Luglio 2011 14:12

    Ciao Andy, forse non hai ben compreso il discorso di Giorgio Armani e ne hai anche fatto un mix con il mio o forse non ti sei spiegato bene, ho prima capito che condividi e poi che dissenti.
    “A volte passo per il centro, guardo le vetrine e mi domando chi è l’uomo che puo’ indossare certi abiti. Sì, forse qualche fotografo o qualche pr eccentrico. Anche il mio uomo è eccentrico, non è un avvocato, ma sta tutto nella possibilità e nella credibilità“ ha detto Armani e quale uomo che domani deve andare ad un appuntamento di lavoro, quale architetto che deve presentare un nuovo progetto o agente immobiliare che deve vendere una nuova casa, si presenterebbe a lavoro con un pantalone fiorato dalle tinte fluo o quello a rete?

    Certo l’uomo non si veste solo a lavoro e ama anche lui l’eccentricità, ma se quando si vuole stupire e dare agli uomini modo di osare un po’ allora gli si propongono borsette, tacchi a spillo e gonne plissettate come Jean paul Gaultier fece la scorsa stagione allora io mi trovo d’accordo con Giorgio Armani. La moda maschile poi in realtà ha sempre avuto largo spazio, ricordiamoci che tutt’oggi sono gli uomini a prediligere abiti e scarpe su misura, mentre noi donne ci affidiamo più favorevolmente al prodotto commerciale, ma forse il tuo discorso si ricollega al “parlare sul web” e non alla storia del costume.

  • Sonia Grispo
    4 Luglio 2011 14:06

    Assolutamente giusto Stefania, l’eccentricità non ha nulla a che vedere con i gusti sessuali, così come il rosa, il viola o il giallo fluo non sono colori che un uomo “virile” deve disdegnare, si parla di una moda che sembra pensata più per le donne o per Lady Gaga più che per uomini qualunque. Per fortuna altri come Zegna e Jil Sander hanno saputo fare di meglio.

  • Stefania Pic
    4 Luglio 2011 14:00

    Condivido con Giorgio Armani, che secondo me è il migliore a vestire gli uomini!!!! Un po’ di eccentricità può anche starci e non dico che un uomo sia virile solo per come si veste e solo se si veste in un certo modo, perchè non è così, ma mi chiedo a cosa stessero pensando Prada e D&G quando hanno disegnato queste proposte!!!! Il pantalone semi trasparente e quello a fiori non si possono vedere!!!

  • Condivisibilissimo il pensiero di Re Giorgio, anche se io mi trovo a dover dissentire. Quello che proprio mi da fastidio è che vengano usati due metri e due misure per commentare le passerelle maschili e femminili. Se per la moda donna si acclama l’eccentricità, per la moda uomo si ricerca quello che io definisco lo standard-style, ovvero il piattume assoluto. Vorrei ricordare che la moda uomo inizia ad essere presa su serio proprio in questi anni ed è giusto che si faccia un po’ di ricerca in direzione dell’eccentricità. Se indossare un colore diverso dai soliti nero-grigio-blu-bianco è una scelta che lede la dignità di un uomo, mi appaiono chiare moltissime cose… Benvanuti in Italia.

  • Elisabetta
    4 Luglio 2011 13:27

    Ha pienamente ragione :)

  • Concordo anch’io, ammetto che la stravaganza nelle passerelle è divertente, ed è il termine giusto perché divertente non vuol dire elegante o sobrio. Non ho gradito per niente la sfilata di Dsquared con i ballerini con i tacchi che sono stati a dir poco ridicoli. Si l’etero nella moda maschile è discriminato, forse perché chi la segue maggiormente e sopratutto gli stessi designer sono gay. Arrivati a questo argomento, guardando le foto di street style dell’ultima fashion week, ero disgustata da quante persone si erano messe in ridicolo solo per una foto, non per i forti colori ma per esempio alcuni “cappelli” o “occhiali da sole” ornati di forchette o altri particolari improponibili.

  • Condivido assolutamente!

  • Condivido pienamente!

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