Moda

Sotto la pelliccia niente// Steven Meisel firma Venus in Furs per Vogue Italia

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Vestiti solo di pelliccia! una frase dal doppio significato, basta spostare un accento per farla diventare un imperativo che racchiude il mood dell’editoriale firmato da Steven Maisel per Vogue Italia di Novembre 2010 e vede protagoniste i modelli Iselin Steiro, Freja Beha Erichsen, Alla Kostromichova, Iris Strubegger, Andrej Pejic, Tomek Szczukiecki e Michael Tintiuc. Gli animalisti non gradiranno, ma queste foto sono un piacere per gli occhi.

11 Commenti. Nuovo commento

  • thx sharing,i do agree with your point about fashion

  • Sonia Grispo
    14 Novembre 2010 16:55

    Mi preme sottolineare però che per me la pelliccia è una scelta ancora più spregevole

  • Sono d’accordissimo con quello che dici, secondo me non è necessario essere estremisti: si possono amare gli animali, prendersi cura dei propri (e in generale di quelli con cui si ha a che fare), essere rispettosi della natura, ma comunque indossare degli stivali di pelle e non per questo essere degli assassini o essere incoerenti. Però in effetti (questo discorso è stato fatto milioni di volte ormai, perdonami la ripetizione, ma ogni tanto ci rifletto di nuovo in cerca di nuove soluzioni!^^) -per quanto io sia appunto d’accordo con te e mi comporti analogamente- anche i nostri stivali o la nostra borsa in pelle di vitellino/cavallino ecc sono costati la vita a qualcun altro, purtroppo.

  • Sonia Grispo
    13 Novembre 2010 18:41

    Grazie Cinzia, in ogni caso è sempre più piacevole indossare qualcosa che non è costata la vita a qualcun altro

  • Approvo decisamente il tuo ultimo commento,credo che chi indossi pellicce non sintetiche, non lo faccia perchè mantengono il calore ma per un semplice capriccio nei quali molti vedono un must di lussuria.
    Ti faccio i miei più sinceri complimenti per come gestisci i tuoi blog.
    Il capello che hai acquistato da HM è molto chic approvo.

  • Sonia Grispo
    13 Novembre 2010 16:30

    Non per niente esistono le pellicce sintetiche e tessuti che mantengono il calore proprio come una pelliccia. E poi non viviamo nei ghiacciai, non sarà un po’ ridicola tutta questa esigenza di trasformarsi in yeti urbani? se proprio piace l’estetica di un ammasso di peli si possono trovare proposte decisamente interessanti che non sono macchiate del sangue di milioni di animali. Io ho comprato giusto qualche giorno fa un capello in finta pelliccia da H&M e non mi sento meno chic di chi cammina con tanti piccoli cadaveri appesi o intorno al collo. Anzi.

  • Mentre leggo questo articolo coccolo il mio cagnolino che dorme, io amo molto la moda, ma allo stesso tempo e cerco di rispettare al meglio la natura.Uccidere animali e non sto a ripetere come, mi sembra una cosa da trogloditi,non siamo nella preistoria, quando gli uomini poveretti dovevano per forza uccidere animali per non morire di freddo.La moda è molto altro!

  • Sonia Grispo
    13 Novembre 2010 14:04

    Certo, non ho detto che non si può stare da una parte ma che scrivendo di un settore in cui l’utilizzo di pelli e pellicce è più che frequente, direi regolare, e dovendo quindi parlare quotidianamente di qualcosa che va oltre i principi basilari di un animalista, non posso fregiarmi di questo titolo anche se prendo le mie posizioni, è ovvio, l’ho sempre fatto su queste pagine per supportare brand e stilisti che preferiscono l’ecologico.

  • io credo che anche scrivendo di moda si possa decidere di stare da una parte o l’altra della barricata…queste foto sono un’offesa per gli occhi di chi, come me, non vorrebbe più vedere massacri in nome dei soldi e della vanità. Al posto di questi bei corpi nudi io ci vedo solo sangue e brutalità.

  • Sonia Grispo
    13 Novembre 2010 12:30

    Alessandra io non indosso pellicce, preferisco quella sintetica, ma mi capita di indossare capi in pelle per cui non mi posso ritenere moralmente un’animalista convinta solo perché amo gli animali, mi prendo cura di quelli in cui mi imbatto e ho una certa sensibilità sull’argomento. Inoltre scrivendo di moda scrivo soprattutto di pelli e pellicce per forza di cose, ne sono cosciente, ma quando mi imbatto nelle pellicce ecologiche di Chanel o nelle borse in finta di pelle di Stella McCartney, aggiungo sempre una nota di approvazione ai miei post. Comprendo quindi la tua idea di pubblicare il post con una nota di protesta.

  • E’ una vergogna…nel frattempo si lotta per Green Hill…
    Da animalista credo che pubblicherò anch’io questo articolo,ma senza dubbio,con una nota di protesta!

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