Moda

NEWS// Abercrombie & Fitch e le polemiche: niente più taglia XL per le donne?

Condividi questo articolo

abercrombie_peso

Se vi chiedo “A quale marchio pensate se vi parlo di un modelle dal fisico perfetto e uomini con addominali scolpiti e pettorali impeccabili”? la risposta più quotata è Abercrombie & Fitch, apprezzatissimo marchio di abbigliamento ispirato allo stile della East Coast, rappresentato da uomini palestrati e donne dal fisico asciutto, sempre sorridenti, ch provocano attacchi di gelosia nei partner che si trovano a visitare gli store per shopping o solo per rifarsi gli occhi.

Oggi il marchio è nell’occhio del ciclone per via di polemiche scaturite da un recente annuncio: Abercrombie & Fitch non produrrà più capi nella taglia XL, tutte le donne oltre la taglia L dovranno quindi rinunciare a vestire il brand, per gli uomini invece pare si faccia eccezione e continueranno ad essere prodotte taglie fino alla XXL. La notizia ha subito mosso l’opinione pubblica, che già anni fa era rimasta sconcertata dalle dichiarazioni di un portavoce del brand che diceva, a proposito della presenza dei modelli super sexy all’ingresso “Assumiamo persone attraenti, perché le persone belle attraggono altre persone belle”. Oggi con questa novità, l’azienda sottolinea il suo interesse a vestire solo clienti che rientrano in certi standard (di peso) e allora la domanda sorge spontanea: magrezza uguale bellezza? E tra qualche anno A&F inserirà fra i requisiti anche specifici canoni estetici? Certo è che quest’altra news non appare come la migliore pubblicità.

[via]

13 Commenti. Nuovo commento

  • […] impressiona è che una grande azienda come la Barilla (ma per esempio anche come Patrizia Pepe o Abercrombie & Fitch) spesso sembrino completamente impreparate a reagire ad una cosiddetta crisi di comunicazione, […]

  • […] impressiona è come una grande azienda come la Barilla (ma per esempio anche come Patrizia Pepe o Abercrombie & Fitch) spesso sembri completamente impreparata a reagire ad una cosiddetta crisi di comunicazione, […]

  • Non per nulla ho parlato di anoressiche. Non me ne vogliate ma per me di XS (taglia che mio malgrado ho indossato per tutta l’adolescenza) e XL meno ce n’è meglio è. La salute sta nel mezzo. Se il signor A&F vuol rivolgersi esclusivamente a una clientela di “belli belli in modo assurdo”, che levi di giro anche XS per le donne e le XL e XXL maschili.

  • Se fate caso ad alcuni brand noterete che la taglia XL non è stata mai nemmeno presa in considerazione, A&F ha dichiarato che non la produrrà più, gli altri si sono limitati ad eliminarla in maniera silente.
    Il connubbio magrezza=bellezza non funziona, bisognerebbe insegnare alle persone che le differenze non sono sbagliate, ma caratterizzanti dell’individuo nella sua unicità.
    Se continueremo di questo passo ci troveremo a fare i conti con un BELLISSIMO esercito di cloni….

  • ciao ragazze, ho lavorato 3 anni nello store di Milano e vi posso assicurare che la taglia xl per le donne non è mai esistita, ma le taglie si sono sempre fermate alla large… per cui non fatevi abbindolare dalle notizie che girano! sono false!

  • Tanto chi ci entra dentro sto negozio….
    Davanti c’è sempre la coda di bimbiminkia…

  • Si vede che hanno cambiato politica aziendale: non si rivolgono più a “tutti”.

    Io non ci trovo nulla di male

  • Non mi stupisce per nulla, basta vedere come i commessi trattano le persone in negozio in base alla taglia.
    Ragion per cui tra l’altro non ci entro da anni.

  • Rivolgersi ad un pubblico selezionato è una cosa logica, lo si fa con i prezzi, con i modelli degli abiti e accessori e lo si può fare anche con le taglie, ma da questo all’ equazione bellezza=magrezza c’è un abisso. Se guardare una ragazza magra al limite dell’anoressia non crea più scandalo, questa gente dovrebbe provare a farsi un giro tra i blog pro -ana, il pensiero di queste ragazze e ragazzi è agghiacciante e guarda caso utilizzano la loro stessa equazione di bellezza.

  • Sonia Grispo
    16 Maggio 2013 22:25

    Pare si rivolga solo ai “belli”, come la magreazza fosse di per sè sinonimo di bellezza. Terribile.

  • Sonia Grispo
    16 Maggio 2013 22:24

    @Giulia ma non c’entra, è ben diverso, Elena Mirò, Marina Rinaldi… nascono come brand destinati ad una fetta di pubblico specifica a cui generalmente vengono proposti capi standard prodotti dalla taglia XS a quella XL, senza tenere conto delle forme. A&F è un marchio che si rivolge a tutti e come tale non deve fare discriminazioni, nè di genere nè di taglia.

  • Beh a quel che mi risulta i brand Marina Rinaldi, Elena Mirò etc. non vendono taglie xs, non per questo le anoressiche si sentono discriminate. Quel che mi lascia perplessa, piuttosto, è la discriminazione di A&F tra uomo e donna. Si tratterà di una fetta di mercato non abbastanza remunerativa per l’azienda?

  • L'Éclat De La Mode
    16 Maggio 2013 14:58

    Il bello è che si tratta di un brand che viene dagli Stati Uniti, dove qualche problema con le taglie forti ce l’hanno, quindi è ancora meno comprensibile questa scelta.

    http://leclatdelamode.blogspot.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.
Devi accettare i termini per procedere

Potresti voler leggere…

 

Moda

Guanti extra-long

Fra le novità dell’inverno 2007-08 spiccano i guanti extra-long, da indossare con cappottini mezza manica, abiti scollati e maglie smanicate…
Moda

Le piratesse di Gaultier

Sfilano a Parigi le modelle indossando i capi della nuova collezione P/E 2008 di Jean Paul Gaultier, caratterizzata da romantiche tenute…
Moda

Roberto Cavalli per H&M

Ogni anno, ogni Novembre, H&M presenta una nuova collezione in collaborazione con noti stilisti o celebrità. Feauturing che permettono al…