
Se appartenete a quella numerosa cerchia, o per meglio dire folla, di donne che stanno attendendo di scoprire se nel più vicino H&M della propria città sarà in vendita dal 23 Novembre la collezione disegnata da Lanvin ecco la risposta al vostro dilemma: Roma, Milano, Firenze, Bologna, Padova, Palermo e Bari sono le 7 città selezionate in Italia per la distribuzione dell’esclusiva linea disegnata da Alber Elbaz per la catena svedese. Sono circa 200 i punti vendita in tutto il mondo e con piacere noto che H&M ha deciso di distribuire tra nord, centro e sud, del nostro paese la capsule collection.
Personalmente se avrò l’occasione conto di fare un salto a Palermo per vedere e toccare con mano la collezione, nella speranza di non essere sommersa da una folla che mi aspetto più numerosa in altre città. Adesso che abbiamo appreso la tanta attesa lista una domanda sorge spontanea: considerato che a fare di una griffe un punto di riferimento della moda e del lusso sono: qualità, design, innovazione e sartoria e che in questa collezione si può ravvisare solo uno di questi quattro requisiti… crediamo davvero, acquistando un capo di questa collezione, di poter pensare di indossare un abito Lanvin?
Non fraintendetemi, comprendo e supporto completamente l’idea di rendere accessibile il lusso, ma considerato che Elbaz non avrà utilizzato i suoi soliti sublimi tessuti, che ha proposto idee ed icone di casa Lanvin senza attingere alla sua infinita creatività e che gli abiti della collezione avranno solo il design differenze da un qualunque altro prodotti in vendita nella catena svedese, vale davvero la pena di spendere fra i 150 e i 300 euro per un capo pur sempre low cost? Ma noi donne siamo brave a cambiare facilmente idea e convincerci che “tanto è l’unico modo per indossare un Lanvin” sebbene con la griffe abbia poco in comune.

22 Commenti. Nuovo commento
io volevo subito assaporare la collezione a Bologna: avevo deciso di andare il sabato visto che sono di Fano (paesino vicino a Pesaro nelle marche)in treno ma poi pensandoci mi sembra che andare su in macchina lo stesso martedì che escono sia meglio…voi che dite? che piacciano o non piacciano, sarà questione di due giorni o poco più..?
vogliamo parlare della collezione maschile che ci sarà dapertutto tranne che a bari??!!che scempio…..
Sono perfettamente d’accordo con cio che hai scritto.
La collezione è piuttosto scontata, roba già vista e rivista, mi aspettavo di più dato il forte fermento che hanno creato.
I prezzi troppo alti rispetto al solito.
In tempi di saldi a quei prezzi riesco a trovare roba molto più bella, di qualità e sempre di marca.
concordo anch io con ciò che hai scritto!!! sarei molto curiosa di toccare con mano gli abiti,ma sono delle marche e quindi i 7 punti vendita mi son troppo scomodi da raggiungere…però c’è da dire che gli abiti della collezione sono favolosi:”semplici ma particolari” e comunque…alla fin fine,in negozi minori o marche meno costose…sempre che gli abiti più buoni stanno sopra i 100euro!
chi comprerà quest abito avrà un capo di una collezione limitata :)
Sottolineo quello che dicevo nel mio commento di ieri, la domanda cade a fagiolo^^ Diciamo che finchè la collaborazione tra H&M ed una nota griffe di lusso implica mantenere dei prezzi moderati (o, al limite, alzarli ma utilizzare materiali nettamente migliori) allora trovo che abbia senso, altrimenti è semplicemente una furbata… Ma è anche colpa nostra che ci facciamo abbindolare sognando il nome del designer e un abito che ci si avvicini :)
Mah…a parte che la collezione in sè non mi entusiasma parecchio (a parte accessori e shoes of course!)devo dire che ultimamente le direttive di H&M non le gradisco molto: pochi store, prezzi più alti, in generale poca reperibilità del prodotto. Sono lontani i tempi in cui potevi comprare una camicia Cavalli for H&M per 20 euro…che poi non era una copia dello stile ma semplicemente un capo disegnato per l’azienda dallo stilista, tenendo conto dei materiali e dei prezzi di vendita dell’azienda…come per Jimmy Choo, anche stavolta non mi prenderò la briga di andare fino a Roma per vedere la collezione…l’ultima capsule collection che veramente mi ha entusiasmato è stata quella di Matthew Williamson…belle fantasie, bei colori..e prezzi consoni al marchio! Comunque concordo, questa non è moda democratica: aspetto invece di vedere cosa farà Ennio Capasa per OVS… :)
secondo me..erano più belli quelli della capsule collection!!
acquistati a mazzi spendendo poco più di 100 €..e che mi sembrano un pò più originali..ragazze guardiamoli bene..il monospalla,le rouge, il FLOREALE penso che sia trito e ritrito da tutti gli stilisti, i low cost e qualsiasi cosa produca vestiti!!
si sono carini..mi sono piaciuti un sacco visti la prima volta..ma nulla di più..
Ma è ovvio che non indosseremo un Lanvin!il caro Elbaz ha solo ceduto parte del suo genio in qualche schizzetto che H&M ha poi rielaborato come è solito fare..se avrò la possibilità di fare un salto a Roma credo che mi concederò solo una t-shirt giusto per quell’adorabile etichetta Lanvin♥H&M e la busta ;) e anche per un capo di H&M un pò più “esclusivo” da poter conservare e un giorno ricordare..
Secondo me avete ragione,ma da un lato alcuni di questi vestiti li abbiamo tanto ammirati in passerella che secondo me se piacciono ne vale la pena.
Poi è ovvio che la qualità non si avvicini neanche lontanamente ad un Lanvin quindi considererò di aver un vestito H&M disegnato da Alber Elbaz.
Condivido appieno il tuo dilemma. Ciò che non può essere negato è NON stiamo acquistando in alcun modo un capo Lanvin dato che come hai ricordato tu mancano i requisiti fondamentali per consideralo tale. Non è neanche quindi possibile cosiderare i prezzi “accessibili”. Il rischio invece è quello di spendere più di quanto non siamo abituati a fare da H&M e portarsi un capo che saranno in tanti a “sfoggiare” neanche fosse un capo d’alta moda. Detto questo, spinta comunque dalla curiosità, mi sa tanto che ci incontremo a Palermo (magari con qualche shopper al braccio ;)!!)
Mi viene in mente un aneddoto della mia adolescenza: una mia compagna di liceo aveva una pochette Chanel, di quelle che regalano in profumeria con l’acquisto di cosmetici e una sera, ad una festa di compleanno si presentò con la suddetta pochette come se fosse una clutch, sostenendo con convinzione che si trattasse della sua borsa firmata preferita. Ecco, sorvolando sul quoziente intellettivo di questa persona,l’aneddoto mi è tornato in mente perchè la penso adesso come allora: non tutto ciò su cui è apposto un marchio è automaticamente merce rara e preziosa; il rischio, come fu per Jimmy Choo, in questi casi è di acquistare la solita fuffa spacciata per griffata ergo esclusiva, pagandola tra l’altro più del doppio del prezzo solito. Il punto è quindi che non avremo nel nostro guardaroba un capo Lanvin, o nella nostra scarpiera un paio di Jimmy Choo, ma sempre un capo H&M che scimmiotta l’originale. La moda democratica è un’altra cosa…
Sarò superficiale io, ma per me comprare capi delle collezioni low cost firmate dagli stilisti, equivale al classico “vorrei ma non posso”.
Mentre qualche accessorio può essere accettabile anche nel prezzo (gli orecchini, le scarpe col fiocco ecc), i vestiti mi sembrano tutti dello stesso materiale e non mi stancherò mai di ripeterlo.
Insomma, comprare un Jimmy Choo by H&M o un Lanvin by H&M, secondo me è come comprare i portatrucchi Dior o Chanel e farli passare per pochette da sera.
La felicità! Noi della Sicilia potremo acquistare la collezione a Palermo.
ma perchè sul sito ne compaiono solo tre????????????????
ops.. in via ruggero settimo!!! ahahah ..l’ho letto dopo! mi sono confusa con le vie.. :D
che bella notizia!!! anche io andrò a palermo!!! sperando di non trovare una gran fila!! se non sbaglio è in via rapisardi ..vero? io amo da matti questa collezione.. sebbene i prezzi siano un pò troppo alti! vedremo.. :)
Concordo con te, ho avuto modo di provare un paio di capi della collezione Jimmy Choo per H&M a Londra (scarpe ed accessori esauriti, ma gli abiti c’erano quasi tutti) e la qualità non mi è sembrata di molto superiore al classico capo della compagnia svedese. Penso che questa linea, senza offesa, farà molto scalpore tra chi ci tiene ad apparire, a vestire QUEL marchio e pensare di star indossando una griffe, senza contare che molto spesso non è il nome sull’etichetta che fa il capo esclusivo, ma la stoffa, il taglio e il lavoro sartoriale che vi è dietro.
Sono d’accordo con te Francesca
acquistando uno di questi abiti non mi sentirò affatto di indossare un lanvin, ma semplicemente un capo h&m più esclusivo. Non si può paragonare questa collezione all’alta sartoria!
ok, ora che so che c’è anche a bologna, o andrò nell’altro negozio lì accanto o starò a casa :P
mi piace lanvin, mi piace elbaz.. ma di questa collezione pochissime cose mi convincono.
e per me non vale la pena aspettare e fare a botte per toccarne uno :D
io se non vado a Parigi andro’ a Roma…sai che fila!!! però non è giusto potevano IMPORTARLA anche in altre città!