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La Capsule Collection di LBD

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LBD a cavallo fra il vecchio ed il nuovo anno lancia la sua Capsule Collection, una collezione che, nell’immaginario della designer, andrebbe incapsulata per la sua continuità; immancabili i colori del bianco e del nero, arricchiti dall’oro e dall’argento anche nella versione paillettes. Uno stile arlequin, perfetto per chi ama il mood circense, un  pò eccentrico e sicuramente perfetto per le feste all’insegna dell’originalità che caratterizzano la notte della vigilia di Capodanno.

Al nome di LBD è anche legato quello di Giulia Boccafogli che per l’occasione ha realizzato la Zodiac Collection, una linea di bangles, uno per ogni segno zodiacale, rivestiti in raso e arricchiti da charms in cristalli e pietre dure associati ai segni zodiacali.

Autore: Sonia Grispo

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  • Come vedo le designer tirate in causa hanno chiarito da sole. Il mondo della moda è invaso da repliche o presunte “ispirazioni”, la moda attraversa percorsi circolari che passano per il “visto e rivisto” e approdano fino alla modernizzazione. Ray ban propone occhiali delle collezioni passate e li chiama vintage, Chanel propone shopping bag con stampe alternative e c’è chi è pronto a giurare di averle già viste… nessuno inventa niente, almeno non negli ultimi decenni, ma tutti cercano di dare il proprio contributo e di rivisitare accessori e capi di abbigliamento, per renderli attuali, raccogliendo così i consensi del pubblico e affascinando molti per quel tocco in più. Giulia Boccadogli con i suoi materiali alternativi, Maylily con i suoi accessori leziosi e raffinati, decine di altre designer potrebbero essere paragonate a tante altre, più o meno famose, ciò non toglie che la critica o l’appunto resta lì fermo, sterile e, come diceva Evelyn, forse sarebbe il caso di supportarsi piuttosto che di additare l’una o l’altra gridando al plagio, perchè se dovessimo applicare il medesimo concetto alle passerelle delle capitali della moda Europee, non finiremmo mai di puntare il dito e non basterebbero due mani. Per cui buon lavoro a tutte ragazze, noi vi sopportiamo tutte.

  • Salve Redazione e in primis Sonia per il suo costante supporto che viene ricambiato da parte di tutto lo staff.
    Entro anche io nel dibattito in quanto titolare del marchio LittleBlackDress ® nonchè co-ideatrice della Zodiac Collection.
    Che dire il tutto è partito da un’idea semplicissima,quella di creare un bijoux personalizzato per ogni segno zodiacale,con il colore e la pietra dura che lo contraddistingue.Da lanciare per celebrare l’arrivo del 2009.
    Come ha abbondantemente spiegato Giulia posso assicurarvi che non vi è stata nessuna ispirazione nei confronti degli innumerevoli marchi che propongono questo genere di accessorio ma solo la voglia di creare qualcosa di easy,sfizioso e facilmente abbinabile(i differenti bangles si possono indossare anche multi magari scegliendo oltre il proprio segno anche quello del ragazzo,della migliore amica o l’ascendente).
    Non mi risulta che nella collezione di Maylily sia presente un prodotto con lo stesso concept “bangles e/o bijoux abbinati ai segni zodiacali”,ma da una breve ricerca che ho fatto ho trovato solo un bangle”con fiocco” che non mi sembra di ricordare “molto”,come dice Annalisa,quelli da noi proposti:
    http://www.maylilystore.com/inc/sdetail/250.
    E’ben più largo in altezza,vi è un fiocco grande,i cristalli sono incollati sul raso,mentre i bangles della Zodiac hanno anche il monocharm che non troviamo assolutamente in quello di Maylily.
    Vi ringrazio per l’attenzione
    Alessia Caliendo
    LittleBlackDress

  • Io voglio ringraziare Giulia per aver scritto questo commento (e per i complimenti :)) e vorrei dire che concordo pienamente con quello che hai detto.
    Troppe volte si punta subito il dito dicendo che tale designer ha copiato l’altro.
    Quello che vorrei che le persone “non addette ai lavori” capissero è che, come dicevo nel commento precedente, nel campo della moda nessuno ha inventato niente di nuovo negli ultimi anni.
    Hai ragione nel dire che non ci vuole un genio a ricoprire di nastro un bracciale (probabilmente lo facevano già anticamente…chissà) così come non ci vuole un genio a mettere in fila delle perle colorate…i materiali, gira e rigira, sono sempre gli stessi e i fornitori anche, quindi capita e capiterà che alcuni modelli si somiglino questo non significa necessariamente voler copiare di proposito. Penso che tutti i designer che vogliano essere considerati seriamente tali, abbiano come scopo quello di differenziarsi dagli altri, magari anche solo con un dettaglio…dove sta la creatività nel copiare pedissequamente il lavoro di un altro?
    Inoltre mi preme sottolineare una cosa: troppo spesso i “grandi” designer si ispirano ai “piccoli” e sconosciuti, perchè tanto comunque saranno sempre i “piccoli” a passare per copioni…e la gente che non sa, pensa sempre che sia lo sconosciuto a copiare il famoso. Non è così. Ci vorrebbero ore e spazio per dimostrare quante volte questo è già successo (e anche a me personalmente!) ma non mi sembra questo il luogo.
    Un’ultima cosa: sarebbe bello che almeno noi italiani ci sostenessimo a vicenda, supportando il Made in Italy e supportando i giovani designer nostrani, senza stare sempre a puntare il dito contro e difendendo invece i (non sempre innocenti) designer oltreoceano!
    Conosco i lavori di Giulia Boccafogli, seguo il suo blog da un po’ e posso garantire di non aver mai, mai, mai avuto anche solo la vaga l’impressione che “copiasse” i miei lavori o quelli di qualcun altro. Ho sempre considerato originali e veramente creativi i suoi bijoux, che tra le altre cose sono spesso realizzati con materiali alternativi, quindi oltre alla ricerca stilistica c’è da apprezzare la ricerca e l’innovazione per quanto riguarda i materiali. Dal canto mio, ti dico…continua così e VIVA IL MADE IN ITALY!!!
    Evelyn

  • Ciao a tutte!
    Prima di tutto grazie alla redazione di T&TC per la segnalazione e per l’attenzione che dedica sempre a chi come me, si dedica con passione a questa passione…e scusate la ripetizione voluta ma questo sono per me i miei “giulielli”
    Grazie anche dei complimenti e a chi giustamente segnala dei “precedenti stilistici”, per altro del tutto inconsapevoli.
    Premettendo che in nessun modo, mai, c’è stata l’intenzione di copiare, e chi conosce me e la mia “storia” (anche io ho fatto di questa passione un secondo lavoro a partire dal 2005/2006) potrà confermare la mia totale estraneità a questo genere di cose.
    Detto cio’, conosco e stimo moltissimo il lavoro di Maylily ma ritengo che il mio lavoro sia decisamente differente dal suo, non solo per tipologia di prodotto, ma anche per impostazione di ricerca, progetto e composizione e credo sia piuttosto evidente.
    Se poi nello specifico questi bracciali ricordino i suoi, chiedo scusa, ma non ho mai avuto la presunzione di aver inventato qualche cosa di nuovo, nè di avere avuto l’idea esclusiva, almeno in questo caso. Le idee circolano, che lo si voglia o no, sospinte dai trends, dagli stili di vita e dai mezzi di comunicazione sempre piu’ supersonici e, spesso, gli espedienti piu’ logici (… “rivestire una base”, scusate, è un concetto antico come il mondo, non mi pare una cosa così esclusiva…) arrivano nella testa di piu’ persone senza che necessariamente queste si siano spiate a vicenda. Questo per dire che da parte mia non c’è stata nessuna “presa ispirazione” consapevole e che se questo è il risultato, ci terrei a precisare che non era minimamente previsto e mi “scuso” con Maylily e con chi si è sentito infastidito da questa cosa.
    L’intento era semplicemente quello di creare un bracciale colorato e piacevole al tatto tramite il contatto diretto con il raso e stuzzicante per l’udito grazie al tintinnare delle pietre dure e dei cristalli del mono charm. In piu’ c’era un’idea sfiziosa e disimpegnata legata ai segni zodiacali che permetteva la declinazione di questo semplice modello in piu’ versioni tutte legate da un unico filone. Il fiocco nero non solo serve per riempire la composizione finale, ma riprende uno dei colori base del marchio LBD e, cosa non da poco, fa sì che nessun tipo di colla sia usato per chiudere il rivestimento in raso, perchè tutto viene cucito a mano senza l’utilizzo di sostanza chimiche e nascosto dal nastro in raso nero applicato e cucito a mano, appunto. Di necessità virtu’.
    Ci tengo per altro a precisare che di una collaborazione si tratta e che la collezione è un’esclusiva LittleBlackDress®.
    Ad ogni modo se vi interessa capire il mio lavoro e il mio modo di vivere questo “lavoro passionale” (io in primis sono un architetto) fatevi un giro sul mio sito internet http://www.giuliaboccafogli.it (da lì il link al blog poichè il sito è al momento in costruzione). Grazie a tutte degli spunti, dei commenti, delle critiche e dei complimenti che hanno fatto e che sapranno fare: da ogni considerazione deriva una crescita. Scusate il papiro.
    Giulia Boccafogli

  • i bracciali di Giulia sono molto carini, detto questo vorrei precisare che quelli di Maylily sono stati disegnati e realizzati nel febbraio del 2006 ( e nello stesso anno venduti a diversi negozi che possono quindi dimostrarlo) mentre non risultano bracciali rivestiti di nastro in raso con fiocco di Tarina Tarantino, se non un fac-simile uscito l’estate 2008 in tessuto leopardato.
    Quindi facciamo due conti e vediamo chi “prende ispirazione” da chi…
    Detto questo, sappiate che nel mondo della moda, nessuno ha inventato niente, almeno negli ultimi anni.
    Buon lavoro,

  • Come quelli di Maylily ricordano quelli di Tarina Tarantino.

  • i bracciali mi sembrano già visti, ricordano molto quelli di Maylily

  • molto belli questi bracciali

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