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Kefiah: moda o messaggio politico?

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Oggi non vogliamo parlarvi di una moda in senso stretto, ma più che altro di un trend che da anni imperversa dalle strade di città piccole ai marciapiedi di metropoli come New York o Los Angeles.

Si chiama Kefiah ed è un foulard di origine palestinese. Da anni sempre più persone lo utilizzano anche da noi in occidente per i più svariati motivi.

kefiah-diaz-dunst.jpg

L’origine del foulard di seta, cotone o lana è palestinese e dagli anni ’30 è diventata simbolo del nazionalismo palestinese. I vari colori delle kefieh sono collegati alle simpatie politiche dei Palestinesi (la bianca e nera è associata all’OLP, quella verde all’Islam e quella rossa al Fronte Popolare per la liberazione della Palestina).

C’è chi la indossa per lanciare un messaggio politico o di solidarietà per il popolo palestinese.

Ma sono sempre più quelli che la indossano esclusivamente per il suo stile etnico e folk e per i suoi attributi estetici, sulla scia di attrici come Cameron Diaz o Kirsten Dunst o di marchi come Balenciaga che la utilizzò per una sfilata.

balenciaga.jpg

C’è chi ritiene che tutto questo sia una mancanza di rispetto nei confronti del popolo palestinese, come un sacrilegare un oggetto intriso di storia e di significato per un fine superficiale quale quello di apparire.

Ma c’è anche chi crede che il vero rispetto sta nel lasciare ognuno libero di comportarsi e vestirsi come vuole e che non basti indossare un foulard per sentirsi in diritto di giudicare altri che lo indossano per ragioni differenti.

In qualunque modo la si voglia porre, ormai capita a tutti di imbattersi per le strade della propria città in persone che indossano la Kefiah nei vari colori.

Che sia cool o politically-correct non importa… per molti è solo importante averla!

E voi? Cosa pensate al riguardo?

Fonte: Wikipedia
Autore: Antonella Mazzuoccolo

Nessun commento

  • Ah, ho dimenticato di menzionare la canzone di Gaber! Si intitola “Destra,Sinistra”. Vi consiglio di ascoltarvela! …poi fate un po come vi pare…!!!

  • Ho comprato una kefiah proprio oggi … avevo solamente bisogno di una “sciarpetta” leggera da mettere al collo. Ho letto i commenti che avete scritto e mi è venuto da ridere! Certo, è diventato un oggetto storico con un significato politico,ma perchè strumentalizzare sempre tutto? Mi viene in mente una famosa canzone di Giorgio Gaber in cui viene ironizzata la strumentalizzazione del vestirsi, del pensare, del mostrarsi, dell’essere! Perchè non prendere questo oggetto come un semplice pezzo di stoffa colorata da indossare? Mi sembra stupido continuare a discutere ancora su queste cose, perciò io continuerò ad indossare orgoglioso questa “sciarpetta” di nome kefiah,felice del mio acquisto di questa mattina e me ne frego di tutti voi che,ottusamente,vi limitate a guardare l’eventuale significato politico delle cose,strumentalizzando e limitando la libertà del prossimo!Quello che penso è che voi siate una massa di ipocriti!

  • Qua da noi in Italia la kefiah la portano i comunisti, gli emo, panchettari ecc. Diciamo che non ha un significato proprio, neanche va di moda poi.

  • Come hai detto tu, la kefiah negli anni 30 è diventata il simbolo dl nazionalismo palestinese ma, ovviamente, esisteva già prima e sicuramente non è nata con lo scopo di rappresentare un partito politico. Molti simboli, molti oggetti (forse veramente troppi) sono legati ormai alla politica, e tutto questo solo perchè qualche capo di stato, qualche rivoluzionario, qualche partito li ha adottati come simbolo della propria ideologia.
    Io, sinceramente, vedo la kefiah come una sciarpa e basta. Sta scritto da qualche parte che quando si indossa un indumento si deve per forza voler trasmettere un messaggio agli altri? Non potrebbe semplicemente piacere? Forse no. Viviamo in una società così superficiale che ormai per credere in un’ideale basta apparire in un certo modo.
    Se uno volesse realmente “tifare” per un paese in una guerra (cosa per altro assurda perchè non stiamo parlando di una partita di calcio) , avrebbe altri mille modi di manifestare la sua solidarietà.

    Secondo me, ognuno è libero di vestirsi come crede (entro certi limiti, ovvio) e, ammesso che sia proprio necessario farlo, di attribuire ai propri oggetti i singificati che vuole.

  • Io indosso la kefiah per il messaggio di libertà e anke per emulare Leila Khaled… Alcuni miei amici non sanno nemmeno perkè la dovrebbero portare e mi kiedono dove l’ho presa… non perkè… mah…

  • io credo che indossare una kefiah non sia un reato dopottutto ognuno mette ciò che vuole certo bisogna sapere cosa si ha al collo ma non per forza si deve essere pro-palestina anche perchè l’origine non era quella ma si tratta di un indumento prevalentemente utilizzato, in particolare nell’antichità nel mondo agricolo, poi chi ne fa uno slogan politoci liberissimo di farlo ma teniamo sempre ben presente il significato delle cose e la loro giusta misura!

  • è vero che ognuno può indossare quello che gli pare e piace, però so che adesso va molto ma molto di moda e la maggior parte delle persone non sa neanche che cosa significa e non la portano per una questione di politica ma solo per moda.

  • secondo me ognuno di noi può indossare cosa gli pare e piace, ma penso che sia un gesto superficiale quello di mettere la kefiah per moda. Molte persone si battono per i loro diritti utilizzandola come simbolo, se la si mette senza conoscerne neache il significato, ma solo “per bellezza” mi sembra un’offesa…
    io la metto per il messaggio politico che trasmette penso anche che le persone che la indossano debbano almeno riflettere su cosa rappresenta.

  • secondo me è di scopo politico perchè i palestinesi la usano solo per non farsi riconoscere e secondo me gli occidentali abusano di questo mezzo solo per scopi estetici.

  • […] La kefiah, accessorio di tendenza, lanciato negli ultimi tempi da Sienna Miller e visto indosso alle […]

  • secondo me è solo e soltanto un messaggio politico, ma in questi tempi molta gente la indossa senza sapere nemmeno xkè esiste. dovrebbero smetterla e darsi un pò di + alla cultura e meno all'”abbigliamento”

  • io credo che indossare una kefiah non sia un reato dopottutto ognuno mette ciò che vuole certo bisogna sapere cosa si ha al collo ma non per forza si deve essere pro-palestina anche perchè l’origine non era quella ma si tratta di un indumento prevalentemente utilizzato, in particolare nell’antichità nel mondo agricolo, poi chi ne fa uno slogan politoci liberissimo di farlo ma teniamo sempre ben presente il significato delle cose e la loro giusta misura!

  • Infatti personalmente penso che abbia senso indossarla solo con cognizione di causa, cioè con reale conoscenza del significato… Io eviterei di indossarla, non essendo specificamente pro-palestinese, perchè effettivamente sarebbe un semplice accessorio di moda e lo troverei forse superficiale. Però è un discorso che si potrebbe estendere un po’ a vari tipi di ideologie, sia politiche che religiose… Certo in questo caso ci vuole maggiore sensibilità trattandosi di un conflitto grave e ancora in corso.

  • trendandthecity
    14 Dicembre 2007 12:20

    Anche da me c’erano i ragazzi che la indossavano per “ideologia-politica” più o meno fondata su una conoscenza storico-politica. Il punto è che indossandola come semplice accessorio di moda potrebbe rappresentare un’offesa per qualcuno. Personalmente non mi fa impazzire, non mi è mai piaciuta proprio perhcè rappresentava un’etichetta politica spesso abusata ma devo ammettere che quella indossata da Kirsten Dunst è molto bella.

  • Io penso che dipenda anche dal tipo di ideologia riguardo la questione palestinese, ovviamente da parte di chi la indossa… Varie persone che conosco, quando ero al liceo ma anche adesso, indossavano/indossano la kefiah fondamentalmente per ideologia politica, come sostegno al popolo palestinese. Si può essere d’accordo o no, ma io non credo che sia superficialità, se si è ben coscienti della situazione storico-politica^^

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