Moda

‘I will only stay 3 days’, il calendario della moda ristretto per Anna Wintour

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A pronunciare l’ormai celebre frase è stata Anna Wintour, e chi altri, aggiungerei, poteva permettersi il lusso di annunciare la propria disponibilità ridotta, causa impegni più importanti e vedere così mutare il calendario della Fashion Week Milanese?!!

La conseguenza è stata una rivolta da parte di chi trova inappropriato e irrispettoso il cambio di programma, nei confronti di quanti lavorano affinché la fashion week possa svolgersi. Per questo motivo un gruppo di donne, armate di slogan t-shirt, occhiali da sole e immancabile caschetto biondo, hanno manifestato per le strade milanesi contro il potere di una donna d’oltreoceano sulle sorti di un evento italiano del calibro della settimana della moda.

She wants designers to schedule their shows during these three days – ha dichiarato al “The Telegraph” Mario Boselli, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana – It has bad consequences for many, many people involved in the shows, from stylists to models to hairdressers. It’s absolutely crazy. She’s welcome in Milan but if she only comes for a fleeting visit, perhaps it would be better is she stayed at home.

6 Commenti. Nuovo commento

  • Sonia Grispo
    1 Marzo 2010 13:30

    Si Margherita, provinciale è il termine che stamattina avevo sulla punta delle lingua. Grazie

  • secondo me hanno fatto male gli stilisti italiani che si sono piegati alle richieste della Wintour, che guarda un po’ è andata a vedere anche quelli che si erano rifiutati di accettare il “suo” calendario, come Fendi e Prada (mi sembra di ricordare questi due nomi). A Parigi mica le hanno dato retta. La reazione italiana è stata provinciale e dannosa.

  • Mitiche!! Hanno fatto benissimo!

  • fossi stata a Milano…c’avrei voluto partecipare…BRAVE!!!
    La Wintour l’ammiravo fino a che non mi son fermata alla figurina sulle pagine patinate…conoscendo un pò di più di lei la si rivaluta!

  • Sonia Grispo
    1 Marzo 2010 11:39

    Dovrebbero essere personaggi del calibro della Wintour a fare in modo d’esserci, non un evento prestigioso come la settimana della moda, piegarsi in base alle esigenze di un editor. Non credo che la Wintour, in caso contrario, non avrebbe tenuto conto dei brand che hanno sfilato nel corso della fashion week, escludendoli, offesa, da Vogue US.

  • Hanno fatto Bene.Fantastiche.é incredibile come noi itaiani grandi della moda soccombiamo e ci prostriamo ad una rappresentante d0oltreoceano..per carità è Anna Wintour però con le ostre eccellenze in questo campo dovremmo imparare ad avere più sicurezza e fregarcene dei capricci di chi davvero non rispetta il lavoro altrui.

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