
Su un biglietto di una compagnia aerea di Copenhagen per un lungo periodo è comparsa questa scritta “We thake your bags and send the in all directions” che detto così non suonava mica bene, la compagnia con il suo slogan intendeva dire che si assicurava di fare arrivare i bagagli in qualsiasi destinazioni fossero diretti i passeggeri, ma visti i continui misunderstanding ha deciso di cambiare il suo slogan e ora se qualcuno perde il bagaglio non può accusarli di premeditazione.
In effetti, pensandoci bene, per noi donne partire a volte può rappresentare un trauma: fare scivolare la propria borsa sul rullo per sottoporla al controllo, permettere a qualcuno di toccarla, magari perquisirla, mettendo le mani dentro e frugando nel proprio intimo. Eh si perchè basta guardare nella borsa di una donna per comprendere tanto di lei, conoscerla meglio e scoprire qualche suo piccolo segreto (sopratutto se è disordinata). Quando parto scelgo una borsa grande, di solito la mia Longchamp Le Pliage e dentro vi metto di tutto, spesso una seconda borsa che non voglio fare scivolare sui rulli sudici.

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Anche per me è sempre un trauma!!! Io amo viaggiare, ma il momento della valigia è sempre decisamente tragico!!! Io non riesco quasi mai a comprimere tutto in un mini trolley (a meno che il viaggio sia inferiore ai tre giorni), ma ho preso l’abitudine di portare un bagaglio a mano abbastanza grande (della Kipling) in cui mettere comunque qualche ricambio per ogni evenienza!!!
Che trauma ogni volta imbarcare la valigia, soprattutto! Negli ultimi anni infatti, dopo aver visto smarrire la mia valigia da 20kg all’aeroporto di Heathrow, ho sempre compresso tutto in un trolley da portare come bagaglio a mano… sono cose che ti segnano^^