Il parlato comune ha assolto moltissimi delitti linguistici, ci troviamo a rendere tran«itivi verbi che in realtà non lo sono («ho uscito il maglione dall’armadio»), ad usare in maniera impropria espressioni che dovrebbero avere significati diversi, famoso è il caso «Nel mio guardroba sono presenti tanti colori, il verde, il blu, piuttosto che il giallo e il rosa», dove “piuttosto” viene erroneamente utilizzato come disgiunzione, ovvero con il significato di “oppure”.
Nessun grossolano e sgrammaticato errore può però competere con la non eleganza dell’articolo determinativo “La” e rispettiva preposizione+ articolo “Del” prima di un marchio. Alcuni esempi? «Ho comprato una felpa dell’Adidas», «La mia marca di scarpe preferita è la Superga» o ancora «Mi piace quella borsa della Gucci» (*in fondo al post trovate le frasi corrette, a scanso di equivoci). Generalmente associati ad un linguaggio povero e perlopiù adolescenziale, frequente fra quelli che vengono identificati come – passatemi il termine – bimbiminkia, ma con qualche resistenza in individui più adulti. Basta fare un giro sulle pagine dedicate alla moda su Facebook e relativi gruppi per incappare in questi errori.
Do you speak fashion? c’è da porsi questa domanda, perchè se nel caso di errori sopra indicati, l’ignoranza è da ricercarsi nella scarsa conoscenza della lingua italiana, quando si parla di moda basta pensare a qualsiasi articolo, post o redazionale su questo tema, al linguaggio utilizzato da qualunque blogger o giornalista che si rispetti. Avete mai sentito Franca Sozzani dire «Oggi sarò nel front row alla sfilata della …» o Anna Piaggi, prima di lasciarci, ha mai scritto «La Chanel è una marca che ha dettato le regole dello stile»? Se Coco diceva che “less is more”, anche in questo caso affidarsi al monito della stilista è decisamente utile. Niente articoli dove non necessario. Errare è umano, perseverare è diabolico, in questo caso senza vestire Prada.
*«Ho comprato una felpa Adidas», «La mia marca di scarpe preferita è Superga» o ancora «Mi piace quella borsa Gucci».


7 Commenti. Nuovo commento
Maria in Sicilia da 27 anni non l’ho mai sentito Don-Donna :) ma se a Napoli li usa c’è da dire che i residui di dilaetto o lingua popolare sono sempre affascinanti :)
Io sono di Milano …l’articolo lo usiamo da sempre…anche con i nomi propri…..La Maria ….La Simonetta….metre da Napoli in giù si usa spesso Il Don o Donna….io a mia suocera napoletana la chiamo Donna Laura…dandole del Voi….questione di residui dei dialetti
si si prima del nome so che è una cosa tipica settenttrionale, ma in tutta italia c’è chi lo usa prima di un marchio ed è propro brutto -.-
L’articolo davanti ad un nome (piú spesso se femminile) è usato soprattutto al nord per tutti i nomi propri, non solo di marche particolari ;)… È una cosa dialettale
ehehhheh…..mi è piaciuto l’articolo! in fondo è proprio vero che noi italiani non conosciamo bene la lingua.però io l’articolo davanti a quei nomi non l’ho mai messo,però mio marito continua a dire:devo scendere in città!!
Ahahah Meryem non si smette mai di imparare :) io continuo a “scendere il cane”, per esempio :p
<> Sono proprio sgrammaticata.. Per fortuna che ci sei tu Sonia che mi illumini :-)
Un bacio