Non abbiamo ancora parlato della sfilata di Gucci alla Settimana della Moda milanese e con abbiamo mi riferisco a me e voi, che sempre più numerosi state esprimendo i vostri personali giudizi sulle collezioni presentate dagli stilisti per la primavera-estate ancora lontana. La collezione mi ha parecchio colpita e affascinata, ma anche lasciata perplessa.
Oggi mentre scrivevo il mio post di commento alla nuova collezione di Alberta ferretti (che pubblicherò presto), sul browser scorrevano immagini della p-e di Gucci. Ho avuto come un de-ja-vu ed ho ricordato alcune passerelle dell’inverno 2009-10 di A.Ferretti ed è lì che, con dispiacre ho notato similitudini degne di uno dei “trova le somiglianze” che tanto mi piacciono ne La Settimana Enigmistica. Contrasti cromatici, abbinamenti rischiosi, dettagli metallici e color blocking. Se in certi casi la famosa “coincidenza” può risolvere qualche dilemma, in altri c’è proprio poco da discutere: gli abbinamenti sono spesso identici, stessi colori (fucsia, turchese, arancione), stesse tonalità, persino medesimi giochi di forme in alcuni casi. Ho una profonda stima per Frida Giannini e il lavoro che sta facendo con Gucci, ma questa collezione di nuovo non ha nulla, piacerà, venderà, sarà apprezzata dai consumatori, ma risulta essere una rivisitazione personale di qualcosa di già visto. Persino i giornalisti stentano a scrivere commenti inediti e si affidano al buon caro dizionario dei sinonimi e ribattezzano i colori in “ametista, turchese, acquamarina e smeraldo”. Che peccato Frida, che peccato.
12 Commenti. Nuovo commento
Beh devo dire che le similitudini sono tante, troppe. Stessi dettagli, stessi colori, quasi stesse acconciature.. Io faccio un’altra osservazione invece. Quest’anno di nuovo, di originale, che ci fa rimanere senza parole sulle passerelle c’è veramente poco secondo me, troppa pelliccia, tanti stilisti che attingono a cose passate di moda da molto tempo e che tentano di riproporre ancora, insomma niente di innovativo.
Suppongo che purtroppo le leggi stringenti delle vendite e del fatturato castrino la fantasia e l’estro creativo di molti, sopratt qnd sei a capo di un gruppo dove DEVI fare i numeri e trascinare gli altri.
Concordo con te: qst collezione non mi ha colpita più di tanto, speriamo nella Cruise! al prossimo post! :)
Elila fai benissimo a proporre la tua “tesi” specialmente se è basata su una logica su cui vale la pena riflettere…concordo con te su molte cose ma mi chiedo se, partendo dall’assunto che esiste un quaderno colore diffuso universalmente, gli stilisti non debbano attingere un po’ di più dalla fantasia e produrre qualcosa di inedito.
non voglio prendere le parti di nessuno, solo una osservazione aggiuntiva: tenete anche presente che i bureau de style forniscono tendenze (soprattutto il quaderno colore) con 2 anni di anticipo. Gli uffici stile di Alberta Ferretti possono aver fatte proprie alcune tendenze lo scorso inverno mentre Gucci le propone per l’estate. Ripeto non sono polemica, propongo una mia ipotesi.
infatti i colori fluò e accesi si sono visti molto sulle passerelle. più che altro mi sembra irrazionale copiare visto che gli addetti ai lavori se ne accorgo subito.
non male!!
avete proprio ragione !!! Copy & Paste !!
:O
Grazie Simo :) ma diceva bene anche Margherita, ricordiamoci che molto prima Yves Saint Laurent c’aveva pensato, solo che questa similitudine la trovo particolarmente inequivocabile
hai proprio ragione!!! ecco dove mi sembrava di averli già visti!!! Sonia, come al solito sei la migliore!!!
che copiano entrambi YSL quello però del grande Yves di trent’anni fa, quando disegnava lui le collezioni.
Cavolo. Ci son rimasta male. Si infatti, anch’io credo che non si tratti di semplice coincidenza…
E pensare che questa collezione mi era piaciuta parecchio, mi avevano colpito proprio questi accostamenti.
Era da tanto che non rimanevo così sorpresa da una collezione Gucci, precisamente dalla collezione Spring/Summer del 2007, non so se ce l’hai presente, quella è decisamente la mia preferita.
Peccato. Non credo avesse motivo di “scopiazzare” dalla collega, Frida è una designer innovativa…strano.
XOXO…Carla…
Direi che non può essere un caso! Non solo i colori, ma anche le forme richiamano i modelli di Alberta Ferretti… la Giannini pare proprio aver copiato, come una scolaretta impreparata a scuola, e nemmeno troppo furba visto che la sfilata dalla quale ha preso “spunto” risale solo ad un anno fa!
Che sia già a corto di idee?
Ohi ohi…prima di leggere l’articolo pensavo fossero tutte e tre foto di una stessa sfilata quindi Sonia mi sa che ci hai visto più che bene perchè sembrano davvero identici!!! Però ora la domanda è: tra le mille combinazioni di colori e modelli possibili è statisticamente possibile sceglierne di così simili ad una collezione passata? Mah…