Aveva fatto scandalo la proposta di Abercrombie & Fitch per la scorsa estate, che aveva pensato di lanciare una collezione di costumi da mare per bambine con push up, tempo prima aveva fatto discutere e sollevato polemiche la scelta di Vogue France si dedicare un editoriale a bambine truccate e vestite come piccole donne, snaturando la loro semplicità, oggi si va ben oltre e a compiere il passo falso è un’azienda Olandese.
Boobs & Bloomers lancia una linea di lingerie per bambine (in vendita anche in Italia) che si propone come collezione adatta a soddisfare i gusti di chi si appresta a comprare il primo vero intimo della propria vita, peccato però che tra reggiseni imbottiti per chi è ancora nell’età dello sviluppo ed una campagna pubblicitaria piuttosto eloquente, il brand abbia finito con l’essere accusato di incitamento alla pedofilia. Bambine in pose ammiccanti, intimo fin troppo sexy; già il nome del brand non lasciava presagire nulla di buono “tette e mutandine” non è proprio ciò che vorremmo vedere impresso sull’intimo delle nostre figlie, nipoti o cugine.
Dopo la mercificazione del corpo femminile, dopo aver sfruttato l’immagine della donna a scopi commerciali e adesso il turno delle bambine? le immagini hanno già iniziato a fare il giro del mondo, il messaggio ad insinuarsi nelle menti di uomini poco ortodossi e in quello di bambine ancora troppo poco mature per rifiutare l’idea che sia giusto indossare lingerie sexy e reggiseni imbottiti a 10 anni, bruciando le tappe e puntando subito all’esaltazione del corpo. Se nel caso della mercificazione del corpo femminile sussiste l’idea secondo la quale in fondo sono le donne a scegliere di divenire “oggetto”, per i minorenni il discorso è ben diverso, c’è da chiedersi quale genitore possa concedere alla propria figlia di posare ammiccante mentre gioca con una coetanea in reggiseno e slip, mostrandosi in intimo di fronte al mondo intero. Dopo il Click altre immagini e info su come segnalare la campagna per fare intervenire le associazioni preposte.
Potete segnalare la campagna e i suoi contenuti inappropriati al MOIGE l’associazione genitori, e/o allo IAP, l’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria.
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111 Commenti. Nuovo commento
Esatto.
quindi fatemi capire… siete contro le immagini, l’azienda le ha tolte dal loro sito perchè ha seguito il vostro consiglio… e invece voi le lasciate, anche se le trovate sconvenienti… ma solo per “libertà di espressione e confronto”…
Mea culpa, l’ho scritto al plurale, vedi quant’è spontaneo correggere gli errori? per il resto ti trovo un attimo dissociato dalla realtà “cerchiamo di dire la nostra e tu come una professoressa correggi tutti i punti “sbagliati”. L’hai scritto tu, hai parlato al plurale, così non c’è confronto, non posso stare ad inseguire la realtà. Detto quetso Gio io come altri giornalisti e blogger ho scritot un articolo contro questa campagna, ne abbiamo ottenuto la cancellazione, senza queste immagini chi passa da qui non può comprender eil senso del post e verrebbe meno la libertà d’espressione e confrontoyc. Quindi le immagini restano, tu il tuo parere l’hai espresso senza limitazioni, tutto il resto è polemica.
Il plurale maiestatis (perché per la cronaca è questa la forma corretta) l’ha usato michela, non io. quindi con la tua cortesia innata puoi chiedere a lei se ha fondato un comitato. brutto non avere argomenti eh?
e togli ste foto se tanto ti creano problemi. o e’ più importante che il tuo blog si riempia di post?
ribadisco… se proprio le trovate così sconvolgenti… TOGLIETELE DA QUESTO BLOG!
è la storia del bastian contrario. C’è chi pur di andare contro il giudizio di molti arriva a giudicare innocente una campagna come questa, con bambine atteggiate a lolite o addirittura accusare di morbosità chi le trova fuori luogo.
a questo punto che siano loro a farsi un esamino di coscienza se non trovano immorale fare indossare una 13enne un reggiseno imbottito e privarla della sua dolcezza, inculcandole che essere formose è meglio, che bisogna già iniziare a camuffare il proprio corpo. andiamo, non stiamo guardando una pubblicità di pannolini e dicendo che i bambini in slip sono volgari, qui si parla di bambine che ammiccano sdraiate su un letto, chiunque abbia un minimo di morale e senso del giudizio le troverebbe sconcertanti.
Se una pubblicità come questa è stata concepita è perchè sicuramente qualcuno, fra milioni di persone, non l’avrebbe trovata scorretta e sbagliata, quetso peòr non vuol dire che non lo sia e insultare qui accusando gli altri d’essere maliziosi lo trovo indecente.
Ho letto di questa campagna anche su altri blog, l’istituto dell’autodisciplina pubblicitaria è d’accordo con chi, come sonia e molti lettori, ha trovato le immagini di cattivo gusto. credo bisognerebbe farci bastare il giudizio di un istituto il cui lavoro è proprio quello di giudicare le campagne. e se qualcuno non trova inadatte queste immagini e anzi le giudica ironiche, bhe io personalmente inorridisco al pensiero di che società sia questa, ma quantomeno dato che qualcuno è riuscito a fare qualcosa di buono limitatevi ad apprezzare l’impegno. non vedo perchè dovete imporre il vostro giudizio che a quanto pare, ribadisco, non è ritenuto corretto nemmeno dalla legge.
Il pluralia maiestatis non l’ho compreso, hai fondato un comitato? ad ogni modo credo tu stia facendo una battaglia contro i mulini a vento. Il bello del web è poter esprimere il proprio parere, tu l’hai fatto ribadendo parecchie volte lo stesso concetto, nessuno ti ha censurato o bannato quindi forse ti stai scaldando troppo, volevo solo tranquillizzarti dicendoti che l’ho capito e credo anche chiunque altro passi da qui a leggere. Le giornate storte capitano ma non prendertela con me, tutto passa.
Arrogante e presuntuosa. il tuo atteggiamenmto da maestrina muove il mio attacco personale. cerchiamo di dire la nostra e tu come una professoressa correggi tutti i punti “sbagliati”. ma ti sembra comportamento da persona adulta? Hai sollevato un polverone…adesso accetta i pareri di persone diverse con opinioni diverse. io non trovo quelle immagini né pericolose Né volgari, avrebbero potuto fare diversamente e scegliere una campagna più soft, ma i completini in se non somo affatto volgari. questo è il mio pensiero e ci tengo a ribadirlo.
p.s sto tremando all’idea di una querela…
ciao sono michela e sono una mamma di una ragazzina di 13 anni.
penso che come genitori dobbiamo stare molto attenti ai nostri figli mondo di oggi, ma fare la guerra a un marchio di reggiseni e mutande è davvero una cosa assurda!!!!!!!! … si parla di mercificazione del corpo femminile…pedofilia…per me è assurdo!!!!
ma se siamo così scandalizzati perchè lasciamo ancora queste foto in questo blog?
a me le foto sembrano ironiche, ma la malizia sta davvero negli occhi di chi guarda…
Luca l’hai già fatto, più volte. Non ti sto nemmeno tacciando di monotonia. Sei libero di scrivere quello che vuoi, non mi sembra che qualcuno t’abbia censurato.
P.S. Non mi sembra di avere offeso nessuno.
Non mi sembra di aver mai detto che il mondo va a rotoli.
Sonia, non preoccuparti, io le mie battaglie le faccio già.
Non mi piango certo addosso per le risposte che mi dai su questo Blog che dovrebbe essere una forma democratica di comunicazione (sottolineo DOVREBBE).
Continui a ripetere che qui si perde il filo del discorso, che si va fuori tema, e se qualcuno amplia il discorso, e mi sembra che ognuno lo faccia a suo modo, rispondi piccata.
Avresti preferito una schiera di lettori che urlava “si, hai ragione!” in ogni caso?
Nonostante tutto la gente con delle opinioni rimane.
Non sono d’accordo con la tua opinione, posso dirlo?
@Gio sarei proprio curiosa di sapere cosa muove il tuo attacco personale. Ad ogni modo concludo questa conversazione a senso unico (perchè a quanto pare ti risulta difficile capire quello che dico) aggiungendo che secondo il tuo pensiero dato che tu hai trasmesso a tua figlia sani principi e valori, la tv può proporre ciò che vuole, la pubblicità lanciare ogni tipo di messaggio, tanto tua figlia non si lascerà influenzare. Buon per lei, ma dal commentare la sensatezza di questo pensiero mi astengo. Cosa c’entrano Non è La Rai, colpo grosso, le veline, La Pupa il secchione e compagnia bella? qui si perde il filo del discorso… qui si sta parlando di una specifica campagna pubblicitaria dai contenuti fuorvianti come tante, e non solo per il messaggio che lanciano ma per le immagini di per sè ed il prodotto, ognuno nel suo piccolo fa la sua parte, su tante campagne a me è saltata all’occhio questa, se vuoi renderti utile apri un blog, come hanno fatto in molti, in cui denunci campagne pubblicitarie, programmi tv, spot e quant’altro, sicuramente le tue parole avrebbero uno scopo che non sia quello di fare pura retorica ma di arrivare al sodo. Come ho fatto io, come hanno fatto altri. Se invece sei dell’idea di “lasciamo il mondo com’è” io non sono d’accordo, tu astieniti pure dla fare qualcosa di concreto e lascia tutto com’è, ma nella mischia metti anche quetso blog, per come le aziende sono libere, a tuo parre, di proporre qualsiasi tipo di immagine, lascia a chi le trova fuorvianti di muovere le sue accuse. E impara ad utilizzare le parole con cognizione e responsabilità, l’accusa di boicottaggio è passabile di querela.
Luca la storia della vittima incompresa non funziona. Io dico che sminuire il pensiero altrui, concentrarsi sulla morale degli altri piuttosto che sulla gravità di certi messaggi pubblicitari, si una perdita di tempo. Con la stessa verve potresti batterti per qualcosa che abbia uno scopo che non sia quello di offendere, attaccare nè decretare che “il mondo va a rotoli quindi inutile fare battaglie”.
Giovanni-Jessica non si accettano commenti multipli lasciati sotto differenti nomi.
Dal mio punto di vista blaterare o vaneggiare sono verbi da collegare a chi scrive senza aver visto un solo prodotto e giudicando un brand solamente da alcune immagini…
non serve andare tanto lontano se parliamo di messaggi sbagliati…spesso sono le stesse mamme a vestirsi come le winx…quarantenni vestite da teenagers che accompagnano a scuola bambine vestite da donne. ovvio che dopo tutto questo parlare la polemica abbia portato alla rimozione delle foto, l’italia e’ un paese dotato di grande comicità. giorni fa è stata censurata la puntata di una fiction della rai solo perché vedeva l’unione in matrimonio di una coppia omosessuale…fa niente se anche in fascia protetta si vedono scene di sesso in ogni dove. io le lolite le incontro tutti i giorni, non sui cartelloni pubblicitari, nella vita reale. provo tristezza per loro…si perdono un passaggio stupendo della loro età, l’innocenza. mi chiedo spesso dove siano i loro genitori…adesso lo so. stanno sui blog a far la guerra ai fantasmi invece di guardare dentro la loro casa accorgersi di quello che sta accadendo. sono delle foto che saltano sicuramente all’occhio perché le modelle scelte sono un po’ troppo giovani, credo però che ci abbiate messo molta più malizia voi nell’interpretare questa campagna di quanto abbia fatto chi l’ha ideata.
per finire, mi rivolgo alla responsabile di questo blog, tanto clamore, tanta indignazione da parte sua, eppure le foto che tanto la scandalizzano sono ancora qui in bella mostra sul suo blog…coerente direi.
cara sonia, molto democrativo il tuo intervento. noto che hai gravi difficoltà di comprensione quando si tratta di opinioni lontane dalle tue. ti pregheri di fare un piccolo sforzo, scendere dalla cattedra e accettare con rispetto le riflessioni di chi con educazione le esprime. non ho mai detto che giacché siamo circondati dalla volgarità e icone sessuali la cosa migliore sia accettare passivamente. ho detto che ci sono cose più pericolose di 4 foto di ragazzine in intimo. se ci vogliamo scandalizzare, dobbiamo essere coerenti !!! Non si può demonizzare così una campagna pubblicitaria qualunque quando tutto il resto lo permettiamo senza dire una parola! diciamo le cose come stanno dai…l’intento è quello di boicottare la boobs&bloomers o come diavolo si chiama! mi associo a chi ha nominato le winx, perché la loro immagine è innegabilmente diseducativa, eppure nessuno si lamenta.. vogliamo parlare di non e’ la rai???????? non erano forse semi bambine che ballavano e cantavano vestite di abitini risicatissimi? e allora? non e’ mica venuta su una generazione di prostitute!
io non mi spavento, sai perché? perché i valori che ho trasmesso a mia figlia sono molto più saldi di qualsiasi influenza negativa derivante dai media. non ho la pretesa che il mondo non la metta di fronte ad esempi diseducativi, all’influenza negativa di persone reali o si star dello spettacolo….faccio affidamento su quello che le ho trasmesso, un’educazione che la mette in condizione di imparare da sola a filtrare e capire cosa è giusto e cosa è sbagliato. ecco perché non ho bisogno di prendermela con una campagna pubblicitaria. non mi scandalizzo, non mi indigno, se le piace glielo compro. mia figlia è in grado di capire che un completino intimo non le da il dirtto di comportarsi da lolita.
Ho capito: io blatero e vaneggio, tu invece sembri animata dalla Vera Verita’. E se lo dicono “dagli ordini a cui spetta il giudizio” deve essere sicuramente così. Scusami se ho un’opinione diversa dalla tua.
Farò a meno di dare il mio “contributo” visto che non sembra essere allineato e, quindi, gradito.
Luca creod che qui si sia blaterando e vaneggiando e non discutendo. Qui stiamo parlando di una specifica campagna pubblicitaria valutata inadeguata da chi l’ha vista e dagli ordini a cui spetta il giudizio. Questo non elude che in altri settori ci siano messaggi negativi che possono influenzare i bambini. Ma quetso è un altro discorso e piuttosto che andare fuori tema sarebbe giusto che ci concertassimo tutti su qualcosa. Se ritenete offensivi quei cartoni animati, piuttosto che star qui a scrivere rivolgetevi al Moige.
Ho già scritto su questo forum, il mio commento è datato 9 settembre, e il mio punto di vista lo conoscete. Sono qui perche’ davide ha scritto una battuta sulle Wings che è stata frettolosamente scaricata, a mio avviso, come una goliardata senza senso, ma che effettivamente merita una riflessione.
Perchè dei cartoni animati di fatine in minigonna (e non solo loro) sono accettati e una campagna acquisti così impostata no? Che differenza c’è? Non influenzano, secondo il vostro avviso, le menti delle nostre bimbe?
Se le loro eroine sono così vestite perche’ non dovrebbero imitarle?
Vedo solo io una contraddizione? Oppure i cartoni animati non fanno parte delle possibili fonti di influenza di cui parli? Se si, perchè?
@Gio ah bhe senza dubbio con il tuo atteggiamento il mondo andrà meglio. Stando al tuo ragionamento siccome il mondo e la tv sono piene di volgarità questa campagna va in mezzo alle altre. Io credo che in certi casi il silenzio sia la scelta migliore. Dovresti provare.
Scusate se rido…non vorrei sembrare irrispettosa. l’argomento è senza dubbio delicato…quello che non capisco e’ che cosa vi spinga a scandalizzarvi cosi’ tanto. ma dico, il mondo che ci circonda lo vedete anche voi o vivete con le fette di salame sugli occhi?
prima di tutto, sono molte le immagini, gli spot televisivi, che possono infastidire. tutto oggi e’ basato sul sesso…la volgarità regna indiscussa su giornali, tv, internet, nelle scuole.
nelle scuole accadono cose a dir poco disgustose. le ragazzine giovanissime si vendono per una ricarica telefonica o per una maglietta firmata. esistono dei menu’ con tanto di prezzi a seconda dei servizi offerti. farsi scattare una foto pe una campagna pubblicitaria e’ forse più grave? meditate gente…meditate sulle cose che davvero contano.
Kenar credo sarebbe più opportuno che tu ti limitassi a giudicare la campagna con i tuoi occhi e non a pontificare con arroganza dicendo anche cosa gli altri vedano e cosa avrebbero dovuto vedere. Ogni pubblicità va interpretata secondo estetica, giudizio, morale ed etica personale, e tu è evidente che la pensi molto diversamente. Di certo se la campagna non fosse stata inadeguata l’ordine preposto a giudicarla non avrebbe richiesto l’immediata rimozione.
mi sembra eccessivo tutto questo florilegio di commenti che evocano parole come pedofilia e mercificazione. io non ce le vedo. scorgo piuttosto un ironico e innocuo ammiccare all’innato desiderio delle bambine di giocare ad essere donne: tutto qui. la mercificazione del corpo femminile e’ ormai in atto gia’ da tempo: non in pubblicita’ ma sulle prime pagine dei giornali con i servizi sui festini petroniani della nostra irrispettabile classe politica. sul venerdi’ di repubblica di questa settimana era riportato un sondaggio: un gran numero di ragazze farebbe sesso in cambio di un aiuto per superare i test di ammissione all’universita’ qui sta il vero problema.
e che messaggio viene lanciato? io, se fossi una ragazzina di 12 anni con poco seno, mi sentirei forse più sicura con un reggiseno imbottito.
prodotto che cmq esisteva anche prima che questo marchio lo mettesse in commercio… cioè davvero io non capisco dove sia il problema… oramai è normale mettere il pezzo di sopra del costume da bagno alle bambine di 8 anni in spiaggia (quando è solo un impiccio per chi vuole giocare) ma è anormale mettere un reggiseno… vabè… contenti voi… e io ribadisco in ogni caso che sono solo le foto che vi turbano tanto. se c’erano delle foto del semplice prodotto messo li, su un cuscino, nessuno avrebbe detto a.
Ma cosa c’entra ragazzi qui nessuno dice che incitano chiunque le guardi alla pedofilia, bisogna saper leggere il significato delle parole. Queste immagini sono materiale interessane per chi così vuole interpretarlo, confermano l’idea che una bambina può essere maliziosa. Ovviamente tutto quetso agli occhi di chi così può interpretarle. Aldilà di questo, accantonato discorso “pedofilia”, non è accettabile il messaggio che viene lanciato.
Concordo pienamente con giulia. ho pensato la stessa cosa: se queste foto incitano alla pedofilia allora è anche vero che la minigonna e la maglia scollata giustificano uno stupro. se io non sono pedofilo, di certo non lo divento.
in ogni caso: quanti ragazzi di più di 18 anni (quindi maggiorenni) si sono, innumerevoli volte, girati a guardare la ragazzina di 13 anni molto carina e dalle forme prorompenti?
rispondo io per voi: mooooolto spesso. perchè? perchè a 13 anni le bambine non sono più bambine ma donne, sia dal punto di vista ormonale che fisico, quindi è più che legittimo girarsi a guardarle. poi ovviamente chiunque avrà pensato “ma no dai, è troppo piccola per me” ma l’occhio oramai è stato buttato.
questo per dire cosa? che l’ipocrisia è ovunque.
Davide io non ho accusato nessuno di favoreggiamento della pedofilia, ho riportato le accuse di chi ha commentato la campagna sul web. Quanto alle Wings, guarda neanche commento, concentriamoci sulle cose serie.
Non che io sia d’accordo sulle immagini della campagna, ma sono stati accusati di favorire la pedofilia!
Se la pensi così mi aspetto la settimana prossima di vederti impegnata in una campagna contro le Wings (o come caspita si scrive)… Non sono loro quelle fatine in minigonna che spopolano tra le giovanissime???
scusate ma il messaggio mi e’ partito inavvertitamente quando stavo aggiungendo che il prodotto che ho ricevuto in omaggio dall’azienda l’ha voluto mia sorella per sua figlia (mia nipote ) di 13 anni..
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VISTO L’ANDAMENTO DI QUESTA CAMPAGNA CONTRO IL MARCHIO OLANDESER SONO CERTO CHE MI PRENDERò TANTI INSULTI..VI INFORMO PERò CHE OPERANDO NEL SETTORE , E CHIARISCO DA SUBITO CHE NON SONO DIPENDENTE E NON HO INTERESSI IN MERITO, HO PREFERITO PRIMA DI POSTARE QUALSIASI COMMENTO RACCOGLIERE LE DOVUTE INFORMAZIONI..E AD OGGI VI POSSO DIRE CHE NEI NEGOZI COIN NON SI TROVA PIù UN CAPO CON QUESTO MARCHIO mentre L’AZIENDA olandese ATTACCATA DA QUESTA CAMPAGNA STA PROVVEDENDO CON VIE LEGALI (questo è il commento che ho ricevuto)…
PER QUANTO RIGUARDA IL PRODOTTO, VI DICO CHE PROVENIENDO DAL SETTORE..NON HA NIENTE DI SEXY, ALCUNE DELLE IMMAGINI POSSONO DARE QUESTA IDEA, MA AVETE MAI VISTO UN PRODOTTO REALE..IO SI..VIAGGIANDO NELLE DIVERSE FIERE INTERNAZIONALI, E VI POSSO GARANTIRE CHE NON HA QUESTA CARATTERISTICA..VI INVITO (ED IO L’HO FATTO) A SCRIVERE ALL’AZIENDA PER OTTENERE UN CAMPIONE E POTRETE VERIFICARE PERSONALMENTE CHE NON HA NIENTE DI SEXY..ANZI! A ME è SEMBRATO SIMPATICO TANT’E’ CHE MIA sorella di per mia nipote..DI 13 ANNI CHE NE AVEVA BISOGno..e non per effetto push up ma per effett
ora la campagna è stata tolta dal sito….MA A QUANTO HO POTUTO LEGGERE NEI DIVERSI BLOG, L’AZIENDA AVEVA TOLTO DA SUBITO LA PUBBLICITA’ DAL SITO DOPO I PRIMI COMMENTI…ed ora le uniche immagini che circolano sono quelle sui blog..
PERCHè HO DECISO DI SCRIVERE? PERCHE’ UNA CLIENTE MI RACCONTAVA DI QUESTA CAMPAGNA SUL BLOG E DOPO ESSERMI INFORMATO HO DECISO DI RISPONDERE RAZIONALMENTE E CON COGNIZIONE DI CAUSA con la paura che in futuro possa toccare lo stesso massacro all’azienda per cui lavoro…..ed il tutto senza che a quanto pare nessuno di voi abbia mai visto un solo prodotto…oppure mi volete dire che oramai non ha più senso valutare i prodotti ma ha senso solamente l’immagine? E’ qui dove siamo arrivati? allora tutti noi dovremmo solamente occuparci di immagine indipendentemente dalla qualità dei prodotti che indossiamo, dal fine dei prodotti….ritengo che la campagna doveva essere valutata in modo corretto..ma il prodotto dal mio punto di vista non
La Malizia sta negli occhi di guarda. Io francamente sono allibita da tutti questi commenti. Perché da bambina mi piaceva vestirmi da “grande” rubare trucchi e scarpe a mia madre…L’abbiamo fatto tutti. Non c’è niente di volgare in queste foto, non vedo in che modo si possa pubblicizzare l’intimo dedicato a quell’età senza mostrarlo. Dovevano renderlo un po’ più infantile per evitare di toccare la sensibilità dei bigotti? Quale ragazzina l’avrebbe mai comprato? Ma questa è l’Italia, piena di contraddizioni. Ma cosa vi indignate? Primo, piantiamola di chiamarle bambine. Non lo sono. Sono ragazzine. Come mai non vi scandalizzate al mare nel vedere ragazzine in due pezzi? Come mai non vi infastidisce vedere modelle in tenere età sfilare in passerella e comportarsi da star? BAMBINI CHE HANNO PROFILI IN FACEBOOK FALSIFICANDO L’ETA’, SECONDO VOI NON SONO OGGETTO D’ATTENZIONE DEI PEDOFILI? E poi vi prego…Come si fa a scrivere “Poi ci lamentiamo se ci sono tanti pedofili in giro” è come dire che gli stupri esistono da quando le donne indossano la minigonna! Smettiamola di dare sempre la colpa al capro espiatorio di turno. L’unica cosa che conta è l’educazione che date ai vostri figli, i valori che trasmettete loro. E’ pieno il mondo di messaggi diseducativi, quello che conta è come i ragazzi li affrontano. Ritengo che questa polemica sia fuori luogo e trovo ridicolo gridare allo scandolo per qualche foto che peraltro ritrae quello che sono le ragazzine di oggi, precoci. Perché siamo nel 2011, perché i tempi cambiano…piuttosto chiedetevi come fanno in giovane età ad atteggiarsi e muoversi già con la consapevolezza del loro corpo…La pubblicità non ha inventato nulla di nuovo. E’ solo uno specchio della realtà…A nuove esigenze nascono nuove proposte.
SONO UN PROFESSORE DI 30 ANNI E LAVORO QUOTIDIANAMENTE IN MEZZO A GIOVANI DI TUTTE LE ETA’. PER QUANTO MI RIGUARDA TROVO SCONVENIENTI LE FOTO DELLA CAMPAGNA PUBBLICITARIA MA MI STUPISCO della reazione che qui riportate. dal mio punto di vista state cavalcando nuovamente la storia della società senza valori che si basa sulla televisione, sui modelli stereotipati della bellezza a tutti i costi e sulla pubblicità fuorviante.
mi pare di capire che ammettiate implicitamente che questa campagna (cosi come gli altri mezzi di informazione) educhi i nostri giovani a certi atteggiamenti.
io rifiuto questa presa di posizione.
nonostante molti la ritengano superata e fuori moda e’ mia convinzione, peraltro avvalorata da esperienze dirette, che sia la famiglia il fulcro dei valori. quando madri e padri sono realmente presenti nella vita e nella formazione di un giovane, non c’e’ pubblicità e televisione che tenga. la società moderna, a mio modesto parere sta cercando giustificazioni per le sue inadempienze verso i più piccoli.
e’ facile e riduttivo puntare il dito verso la velina, la modella o la campagna pubblicitaria di turno, perché queste banali influenze non possono nulla quando alle spalle c’è un vero nucleo famigliare.
sento spesso parlare di ripulire la televisione, e’ perché forse ci sentiremmo meno in colpa nel lasciare i nostri figli davanti ad essa? e così per gli altri aspetti
aggiungo un’ultima cosa: da vietare alle bambine sarebbero certe gonne per cui l’intimo diventa strettamente necessario per coprire le nudità.
aggiungo: non avete prove che le ragazze nelle foto siano di 13 anni.
nella mia classe c’era una ragazza che, se non l’aveste sentita parlare, l’avreste comodamente scambiata per una bambina di 11 anni.
poco seno, forme quasi inesistenti, viso poco maturo.
ha l’età mia… e di certo io oramai non ho 11 anni.
come ho già scritto ad un mio amico: esiste una legge che proibisce, a persone al di sotto dei 16 anni di età, di esibirsi in pose considerate provocanti. e chi giudica il livello di “provocazione erotica” di tali foto? in italia era la buoncostume… ora sostituito da un altro ente di cui non ricordo il nome…
ripeto: non è un reato vendere reggiseni imbottiti e mutandine a delle bambine. voi le mandereste in giro senza mutande? non credo.
e comunque chi dice che a 10 anni non si ha il seno sbaglia e pure di grosso.
ditelo a mia cugina se a 9 anni non aveva la terza, ditelo a mia madre che aveva la quarta di seno. ditelo alla ragazza del mio amico che a 9 anni le è spuntato un accenno di seno ben visibile e subiva le prese in giro dei suoi compagni maschi (sciocchi! ancora non sapevano nulla!).
quindi ripeto: ad aver fatto scalpore non è il prodotto, ma le foto che ritraggono ragazze acerbe ma che per legge devono avere più di 16 anni.
Squallido e fuori luogo assolutamente. uno schifo vero!!!!certi brand dovrebbero eliminarli.
@Kenar le bambine di queste foto ti sembrano ragazze fra i 13 ed i 18 anni? guarda ti sbagli di grosso. A dieci anni le bambine non dovrebbero indossare reggiseni imbottiti nè tanto meno posa in campagne come questa comunicando messaggi errati. Quanto alla negazione, se certi genitori imparassero a comprendere che è meglio dire di “no” qualche volta anche se questo non assicura vita facile, sicuramente non avremmo una generazione di bambine e bambini con troppa voglia di crescere.
perdonate, ma quelle nelle foto non sono tanto bambine.
oltretutto l’articolo precisa che sono articoli per ragazzine nel periodo dello sviluppo (quando l’ormone va a palla e si desidera essere più maturi), per poi dire che i prodotti sono per bambine di 10 anni… ma 10 anni non sono l’età dello sviluppo… quindi ne consegue che l’articolo è gonfiato e che più che il target del prodotto ha fatto scalpore la sequenza di fotografie che ritraggono ragazze tra i 15 e i 18 anni in reggiseno (spettacolo ammirabile su qualsiasi spiaggia e in qualsivoglia piscina).
del resto la mercificazione del corpo qui non sussiste. non si pagano le bambine di 10 anni per indossare pubblicamente tali prodotti, ma si offre un’opzione.
e come torno sempre a dire: starebbe ai genitori insegnare alle figlie cosa è opportuno, ma non negando il prodotto in se, quanto spiegando che il reggiseno si porta se se ne ha bisogno.
Poi non so… vedete voi…
sinceramente è una cosa disgustosa! Però quali genitori sarebbero capaci di far fare alle figlie certe pubblicità? Oltre al fatto ovvio che nessun genitore sano di mente potrebbe comprare alla figlia certa roba che non farebbe altro che incrementare il senso di svendita del proprio corpo che ultimamente regna sovrana qui!
ciao,
sono una ragazza di 15 anni e vedere ste cose su bambine di 10 anni mi fa incazzare
quale genitore sano di mente comprerebbe un push-up a sua figlia che a 10 anni è ancora piatta o quasi?
solo un ninfomane.
sono a dir poco schifata.
oddio…ma sono dei ninfomani.
QUALE GENITORE SANO DI MENTE COMPREREBBE UNA SIMILE SCHIFEZZA ALLA PROPRIA FIGLIA?
voglio proprio vedere quali genitori con menti malate regalerebbero il primo reggiseno (tra l’altro imbottito) alla figlia di 10 anni .____. poi si lamentano dei pedofili che ci sono in giro .____.
COOOOOOOSA?! REGGISENI PER BAMBINE DI 10 ANNI?! MA DOVE SIAMO FINITI….. BHA!
(se i messaggi sono in maiuscolo chiedo scusa, ma il form per postare non funziona bene)
@ Capitanfindu:
anche se la tua è una trollata che in genere va ignorata, ne approfitto per dire che ogni tanto un po’ di sano moralismo può solo fare del bene vista la situazione (e precisiamo, non solo questo episodio purtroppo). Inoltre direi che quando si parla di tutelare i propri figli, sia perfettamente legittimo. quello che ad alcuni sembra inutile moralismo, per tanti significa combattere per i propri ideali. però ahimè immagino quanto sia complesso, per persone che non hanno alcun valore che remano contro per sentirsi in qualche modo “migliori”, duri e compensati, comprendere ciò
A Gianni: “Lo trovo legittimo per il target a cui si riferisce: ragazzine che giocano a fare le donne”.
forse è una pignoleria, ma Si sta parlando di bambine, non di ragazzine (adolescenti) che iniziano a mostrare interesse particolare verso la moda, il make up, etc.
Anche io da bambina mi divertivo ogni tanto a giocare a fare la “donna”, rubavo dall’ armadio di mia madre i suoi vestiti, un rossetto e un ombretto e giocavo un pomeriggio, ma il tutto con molta innocenza. Quando mia madre scopriva quello che stavo combinando magari mi sgridava per aver messo mano negli armadi e aver CREATO disordine, però finiva li. credo che ci siano passate tutte le bimbe. MA da qui a mostrarsi ammiccanti in un intimo sexy ce ne corre, anche verso quelle bambine che giocano a fare le donne. E anzi, in questo caso, se notassi un comportamento diciamo “insistente” da parte di mia figlia, cercherei di intervenire. L’ educazione dobbiamo dargliela noi genitori, e non lasciarle influenzare da una campagna pubblicitaria che incita a comportamenti e/o ad atteggiamenti non adeguati al nostro bambino. Quindi è soprattutto verso il target a cui si rivolge che mi preoccupa!
Gianni io trovo piuttosto squallido voler sferrare un attacco a tutti i costi e sproloquiare su un blog in attesa di una qualche reazione. Nessun insulto per carità, ho detto che ogni campagna si riferisce ad un target, questa si rivolge a quanti non trovano offensivo una bambina con reggiseno imbottito in pose ammiccanti, non trovando tu di cattivo gusto quetso concept ne ho dedotto appartenessi a quel target. E’ brutto essere accecati da chissà quale preconcetto tanto da non capire nemmeno il lessico madrelingua. Mi dispiace se proseguono le tue difficoltà nel comprendere ciò che leggi, come ti ho detto trovi ogni risposta ai tuoi dubbi nel mio articolo dove è palese il mio punto di vista, ben espresso il mio concetto e quindi chiaro lo scopo, se ad ogni modo nutri ancora qualche dubbio che dirti, fattene una ragione, in fondo se su centinaia di utenti sei l’unico ancora confuso ci sarà una ragione, o ti consideri più acuto di altri? Per quanto riguarda la lingua inglese mi dispiace ma qui stai toppando, quanto a traduzione non mi metterei a disquisire. La cortese risposta l’hai avuta, non prometto di voler ancora perdere tempo. Sai qui c’è gente che le parole le usa per uno scopo, e non mi disturbare a vanvera.
Ciao sonia, Ti ringrazio per la (comunque) cortese risposta. Il fatto che tu sia riuscita con il tuo blog e la tua influenza a bloccare la campagna non depone a favore delle tue argomentazioni (peraltro inesistenti) ma solo della forza DELl’attivismo web, che è un’ottima cosa. Sono Felice che tu ci sia riuscita ma non hai ancora risposto ad una sola delle domande che gentilmente ti avevo posto e che tu, a torto, hai considerato un attacco. No, io voglio capire, perchè “agire” non è sufficiente, bisogna anche sapere quello che si fa. La tua risposta al mio commento Non depone a tuo favore. Non sei mai trasparente, butti la’ delle mezze affermazioni, tipo che io sarei il target di una campagna del genere. Lo so che vorrebbe essere un insulto ma faró finta che tu non sia
cosí a corto di argomenti da ricorrere alla retorica da osteria. E, a differenza
tua, ti rispondo seriamente e con rispetto: Come ho gia’ premesso il prodotto
non mi piace e la campagna nemmeno, Spero che mia figlia non me lo chieda, ma lo
trovo legittimo per il target a cui si riferisce: ragazzine che giocano a fare le
Donne. In quanto al nome del brand, pensa che in trent’anni di onorato servizio
le prime critiche sono arrivate da gruppi di donne italiane che evidentemente
la lingua inglese non la sanno sanno. Ma soprattutto non la usano
quotidianamente. Pesa inoltre una visione cattolica vagamente inquisitoria.
Temo che il vizio sia principalmente nell’occhio di colui che guarda, e io pur
avendo probabilemente visto questa campagna non l’avrei nemmeno notata se
non fosse stato per la vostra furia purificatrice. in quanto all’azienda, B&B ha
sbagliato. Oggi prima di lanciare una campagna bisogna valutare i possibili
flame che si creano sul web e prevenirli. Era sufficiente creare due
comunicazioni diverse, una per Europa nord e occidente, e un’altra per italia e
medioriente.
DISGUSTOSO VERAMENTE….