
Chi segue con interesse le novità relative all’universo delle borse saprà già che Alessandra Gucci, dall’inequivocabile cognome, ha scelto una strada da indipendente per la propria carriera di designer. La giovane stilista ha infatti lanciato già da qualche anno AG Limited Edition un marchio che volutamente censura il cognome, seppure tutti ne siamo a conoscenza, nella speranza di andare avanti per qualità è originalità e non per influsso del marchio che veglia alle sue spalle.
Di recente, all’interno delle Galeries Lafayette del Dubai Mall di Dubai, è stato in augurato un corner dedicato alle esclusive borse AG Limited Editions e alle collezioni The First, Armonia e Chicky Chic.


5 Commenti. Nuovo commento
Personalmente credo che il cognome in molti casi rappresenti tanto una fortuna quanto un peso per chi decide di intraprendere la medesima carriera di padri e antenati, accade nel mondo dell’arte, della moda e delle scienza, ci sono figli di medici considerati “fortunati” perché aiutati dal cognome, attori le cui capacità vengono sminuite perché si ritiene che siano stati spinti dal nome che portano e poi artisti e stilisti che, al contrario di quanto si pensi, devono faticare doppiamente perchè quel cognome non rappresenti un peso ma solo una solida base da cui spiccare il volo per un percorso in completa autonomia.
Che la cultura, la storia, della famiglia Gucci abbiano aiutato la formazione di Alessandra nessuno può negarlo, ma a mio avviso è solo una “fortuna” che milioni di designer emergenti non rinnegherebbero al suo posto. Non mi stupisce infatti sentire a volte “figli di…” che chiedono di non essere associati al cognome che portano e in particolare a chi li ha preceduti, nel desiderio di distinguersi per le proprie doti e non vivere nell’ombra.
Trovo i blog fantastici e
lo scambio di opinioni davvero
costruttivo.
Volevo rispondere ad Hella:
Fin da piccola amo “creare” e riuscire a soddisfare i desideri delle persone.
Sono molto grata alla mia famiglia (di grandi lavoratori) per avermi trasmesso i valori e regalato gli strumenti per iniziare questo lavoro.
Tutto in modo naturale perché io adoro fare questo lavoro.
Il resto però lo devi fare da sola, è opera tua e un grande cognome non basta e a volte può essere un ostacolo. Riuscirò ad essere all’altezza, ma a fare qualcosa di nuovo, mio?!
No. Io non ho mai pensato di sfruttare il mio cognome per farmi pubblicità, per scorciatoie o agevolazioni.
Lo hanno già fatto e male. Ripetere sarebbe stato banale e scontato. Il contrario di come sono io.
Ovviamente aiuta, ma è proprio lì che devi usare l’intelligenza. A volte essere più discreta ti premia e dà molta più visibilità.
Io ho preferito distinguermi e disegnarmi un logo che mi rappresentasse, che fosse uno dei miei caratteri distintivi: due unicorni neri che abbracciano con forza le mie iniziali.
Io ho preferito usare il mio cognome per conoscere i segreti, le storie, il mondo che c’è dietro a questo lavoro e a un grande prodotto.
Imparare la determinazione, il lavoro duro, il lavoro di squadra e quindi a saper trasmettere le emozioni, le esperienze, le passioni, il tuo know-how nelle tue creazioni: in qualcosa di concreto, che sia bello, utile e di tendenza. Io privilegio il made in Italy, non ignoro il “the best of…” di altri paesi. Mi piace cercare nuove opportunità, nuovi prodotti.
Questa è un’arte e una lezione in continua evoluzione.
Io preferisco usare il mio cognome come garanzia e riconoscimento di alta qualità, professionalità e credibilità.
Le mie creazioni sono pezzi del mio sogno e non c’è niente di più soddisfacente nel vederle indossate dalle persone che apprezzano il lavoro di una nuova generazione.
Le borse sono desideri da indossare e ti distinguono, ti personalizzano.
Io sto cercando di fare il mio lavoro…non la copia di un altro ;-))
sono bellissime!! in azzurro poi mi piace tantissimo!!
xx
Check out our fashion illustrations at Illustrated-Moodboard.com ! = )
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Si Hella, stavo cercando proprio uno scatto di Alessandra Gucci da sola per poter commentare il suo look, ottimo occhio
Per quanto lei possa essere sinceramente brava,non credo che il cognome che porta non l’abbia aiutata….difficile che sia arrivata dov’è senza che abbia influito,anche la qualità stessa delle borse,mi da l’impressione che abbia usato mezzi che una normale e ANONIMA designer di borsette non ha!!non che non abbia tutto il diritto di mettersi anche lei a creare borse,quel background ti forma,ma ho dei dubbi sul reale “non voler utilizzare il cognome di famiglia”!!
ps:ma è vestita come Blair nelle prime puntate della quarta stagione di Gossip Girl??