Scusate per la lunga assenza ma dopo la preparazione del nuovo numero di Spray Magazine, che molti di voi hanno già sfogliato ed apprezzato, mi sono diretta a Milano per partecipare al Fashion Camp, di cui vi avevo già parlato QUI e che mi ha riservato tante splendide emozioni, dato opportunità di fare innumerevoli incontri e conoscenze e di approfondire rapporti di lavoro che si sono instaurati in questi mesi. Appena atterrata dall’aereo Domenica però non ho perso tempo e sono corsa a votare: ho detto 4 volte sì’, mi sono avvalsa di un diritto irrinunciabile ed ho fatto il mio dovere di cittadina Italiana e del mondo, in questo caso più che mai. E voi? avete già votato?
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Se speri che vinca il NO, ti rechi alle urne e segni il no, sperando che la maggioranza degli italiani condivida la tua posizione, come si conviene ad una democrazia. Non cerchi inutili stratagemmi per far sì che vinca la tua posizione. Il non voto, a parer mio, rappresenta la scelta dei codardi che non hanno il coraggio di confrontarsi con il pensiero altrui; il non voto esprime solo uno scarso senso civico e la presunzione di ritenere la propria posizione migliore delle altre. Se ritengo migliore una soluzione, mi esprimo al riguardo, pronta a rispettare la scelta degli altri, anche se non la condivido e non cerco a tutti i costi la “vittoria”.
Riguardo le elezioni politiche, che comunque nulla hanno a che vedere con un referendum, penso che gli italiani siano stati abbastanza intelligenti anche quando hanno votato Berlusconi, perchè in quel momento lo ritenevano la scelta migliore. Non ho mai pensato il contrario. Non condivido i costanti tentativi di far cadere il governo, perchè è giusto che si possano fare le riforme in piena tranquillità e che alla fine dei cinque anni gli elettori possano valutarne l’operato ed esprimersi al riguardo. Certo, a volte gli esiti sono disastrosi, ma la democrazia è anche questo.
Ma converrai con me che una democrazia presuppone anche che a sostegno del governo ci siano i cittadini, e quando tra questi ultimi c’è tanto malcontento un governo dovrebbe interrogarsi e non procedere ad oltranza. Un governo dovrebbe soprattutto rispettare gli altri poteri e non offenderli. Ma di questo, così come di altre questioni, giudici sono solo i cittadini.
Se io spero che vinca il “no” e andare a votare favorisce chi ha votato “si”, certo che il non voto è un diritto alla pari del voto. Per quanto riguarda la difficoltà interpretativa dei quesiti è invece davvero difficile conoscere come stanno le cose, anche se gli italiani sono intelligenti… o sono solo intelligenti quando fa comodo ad una certa politica? perchè il governo attuale è stato eletto sempre dagli stessi italiani che sono andati a votare questo weekend.. nonostante siano anni che si cerchi di farlo cadere in un modo o nell’altro (e purtroppo ormai mi sa che ci siamo) in barba a quanto deciso dalla stessa democrazia che si invoca oggi.. ma! cmq sia non voglio fare delle polemiche e la chiudo qui.. ma anch’io ho il brutto vizio di dire quello che penso…
Comunque Sara per chiarirti la mia frase forse un po’ complessa quello che voglio dire è che per evitare problemi d’ogni sorta secondo me sarebbe necessario ed utile abolire il quorum. Il popolo viola non per niente ha ringraziato anche chi ha votato no perché ha “dimostrato grande sensibilità democratica”.
Sara credo tu abbia per prima le idee poco chiare, parli di poca comprensibilità, di scarsa informazione, ma in realtà credo che sia tu quella perplessa, lo dico per cercare di farti comprendere che gli italiani, la maggior parte almneo, hanno votato con coscienza e se tu sei stata confusa dai vari slogan e simili quetso non vale necessariamente per tutti. Con la mia frase intendo dire che se vuoi andare a votare NO devi farlo e se vuoi votare SI anche, ma con l’astensione automaticamente annulli il voto di chi è andato a votare perché non raggiungendo il quorum il referendum non ha alcun valore. Mi sembra abbastanza chiaro. Io non intendo dare lezioni a riguardo ma se c’è una laureata che cita testualmente la Costituzione mi fiderei di ciò che dice, magari si impara qualcosa.
Adesso non esageriamo! Sara, il non voto non è un diritto sancito dalla Costituzione! E’ previsto un quorum perchè siamo in una democrazia, e perchè le scelte si adottano a maggioranza ed è essendo un diritto, come tutti gli altri diritti si può scegliere- erroneamente secondo me- di non esercitarlo. Ma da qui a dire che ci sia il diritto al non voto mi sembra ci sia un abisso! Oltretutto, lo stesso articolo della Costituzione che riconosce il diritto al voto, continua dicendo che è anche un dovere, il chè mi pare abbastanza contraddittorio con quanto sostieni. Probabilmente, chi ha scritto la Costituzione faceva affidamento sul senso civico dei cittadini…
Sicuramente c’è stata poca informazione, ma penso che gli Italiani siano persone intelligenti ed abbiano i mezzi per informarsi ed approfondire le questioni poco chiare…
Cosa significa “il non voto interferisce con il voto altrui”? con questa logica qualsiasi voto diverso dal tuo interferisce con il tuo voto. Anche perchè il non votare è un segnale di voto molto chiaro e ben lo sanno coloro che hanno spinto il più possibile per arrivare al quorum, perchè in questo caso il non voto corrisponde al votare “no”. poi purtroppo siamo talmente bombardati da slogan e notizie di ogni genere, per cui molto spesso è veramente difficile approfondire le tematiche e anche volendolo fare ci si imbatte troppo spesso in pareri faziosi in cui la verità non viene assolutamente presa in considerazione…
Sara nessuno qui ha affrontato l’argomento politicamente, il mio post “estemporanea” era una semplice e pura esortazione al voto come impegno sociale. In questo caso il non voto interferisce con il voto altrui che, in assenza di raggiungimento del quorum stabilito, vanifica il voto di chi si è scomodato ad andare a votare. Sono certa che tu non sei l’unica ad esserti informata adeguatamente.
in realtà il “non voto” è un diritto stabilito dalla costituzione esattamente come il diritto al voto. altrimenti non si spiegherebbe perchè affinchè un referendum sia valido occorre raggiungere il quorum.
purtroppo in questo referendum sono state dette tante menzogne e si è trasformato più su un “voto” politico. Più che un post “estemporaneo” che serve quel che serve, poteva valere la pena approfondire di più gli argomenti con le ragioni del si e quelle del no per aiutare nella decisione senza farsi strumentalizzare… ad esempio chi sapeva che “il legittimo impedimento” è una norma che è già stata abrogata dalla corte di cassazione? chi sapeva lo stesso Bersani più e più volte si è posto a favore della privatizzazione dell’acqua dicendo esattamente il contrario di quanto ha detto durante la campagna del referendum???
Senza nulla togliere a te (e sai che ti stimo e apprezzo moltissimo non solo il tuo lavoro ma il tuo modo di essere :), penso che siano deprecabili -al contrario- le persone che non esprimono le proprie idee per paura di essere giudicate o, peggio, quelle che non pensano affatto.
Grazie Elisabetta, ma sai che io non credo d’aver fatto chissà quale atto di coraggio? forse per certa gente è una cosa rara esprimere la propria opinione, per me no. Ho questo brutto vizio :)
Solita mentalità ottusa: chi parla di moda pensa solo alle frivolezze. Ma chi l’ha detto? mah…
Sonia, stimo il tuo coraggio!
@Alessia ben detto, è il nostro paese e dovremmo trovare da ridire su ben altro!
In questo caso la votazione non dipendeva dall’ideologia politica di nessuno di noi (pensa che persino i militanti di Forza Nuova hanno organizzato una manifestazione per pubblicizzare il SI, e ho detto tutto), quindi secondo me hai fatto bene a scrivere questo post anche se si discosta dal tema principale del blog.
Ed io sono una di quelle che il proprio dovere non lo fa mai con le normali elezioni…
Pure io la penso come voi…
Trovo che in un blog MOLTO MOLTO letto come questo sia bello confrontarsi su temi attuali e di grande importanza sociale… E’ il nostro paese no? :)
Grazie Silvietta. Io prima di essere una blogger sono un essere pensante e ci tengo a sottolinearlo! Inoltre se il Papa, che si occupa di anime, ha esortato al voto e si è schierato contro i nucleare, potrò farlo anche io!?
Al contrario tuo Elena, io invece ho molto apprezzato il coraggio di Sonia di schierarsi apertamente. Il fatto che i temi principali del blog siano moda e tendenze, non significa che non ci si possa esprimere su delle questioni che poi più che strettamente politiche, sono sociali! Non dimentichiamo che chi è al governo lo è in qualità di nostro rappresentante e non credo si possa permettere di decidere a spese nostre su questioni tanto delicate. Dobbiamo essere noi a decidere se sul nostro territorio vogliamo o meno le centrali nucleari, se l’acqua deve essere pubblica o privata e se la giustizia debba essere uguale per tutti fino in fondo!
E poi da laureata in giurisprudenza, vorrei dire che il voto è un diritto ma è anche e soprattutto un dovere e non ho mai sentito di distinzioni al riguardo tra elezioni politiche e referendum!
Ciao Elena, qui le competenze non hanno ruolo a mio parere, votare è un diritto ed un dovere nel senso non solo legale de termine: l’essere umano è in dovere verso se stesso e gli altri di esprimere il proprio parere concretamente. Mi dispiace che il post non ti sia piaciuto, ma questo è un blog fatto da una persona che ha delle idee e benché non esista una sezione “pensiero e parole” è legittimo voler condividere il proprio pensiero, cosa che ho fatto. Poco conta la categoria d’appartenenza di un blog.
ciao Sonia! ti seguo sempre! Però questo post non mi è piaciuto…la politica la lascerei da parte essendo un blog che parla di moda, tendenze, viaggi…
E poi vorrei precisare che il voto al referendum è un diritto e basta, non un diritto-dovere come quello per le elezioni e te lo dico da studentessa di giurisprudenza. Che poi venga sentito come diritto-dovere…è una questione soggettiva!
continua così
bacii
Elena
Anche per me 4 SI ;D
Esatto Valeria, e poi chi vuole e può privarsi del diritto di scegliere?
Anche io ho votato ieri. Credo sia fondamentale ricordare sempre che votare è un diritto ma anche un DOVERE!
Brava Giulia!
Ho votato ieri!